L’Ue ha approvato il sistema Daimler di precondizionamento dello stato di carica della batteria delle auto ibride come tecnologia innovativa per la riduzione delle emissioni di CO2 dei veicoli nuovi. La relativa decisione è pubblicata sulla Gazzetta ufficiale europea di sabato.

Il 29 gennaio 2013 il fornitore Robert Bosch Car multimedia GmbH coerentemente con quanto disposto dal regolamento che definisce i livelli di prestazione in materia di emissioni delle autovetture nuove ha presentato una domanda di approvazione del sistema. Ha dimostrato che nel 2009 la penetrazione di mercato delle tecnologie del tipo descritto nella domanda non ha superato la soglia stabilita. Ha presentato un metodo di prova completo per accertare la riduzione delle emissioni di CO2, un metodo di prova che riflette sia i profili di velocità sia di pendenza caratteristici delle abitudini di guida e degli itinerari europei. Quindi, ha stabilito i profili di pendenza delle strade in base a informazioni tratte da numerosi itinerari di prova in situazione reale e da dati relativi alla pendenza delle strade in tutta l’Ue. Per essere sufficientemente rappresentativi, i profili di pendenza delle strade sono stati associati a profili di velocità prossimi al profilo di velocità Nedc. A velocità inferiori vi sono differenze, che però sono rispecchiate dai valori conservativi relativi alle riduzioni delle emissioni di CO2 della tecnologia innovativa.
Il richiedente ha inoltre calcolato e dimostrato la proporzione dei tempi di utilizzo della tecnologia in condizioni normali di funzionamento (tasso di utilizzo).
La Commissione ha valutata la domanda come conforme ai parametri richiesti e alle linee guida per la preparazione di richieste di approvazione di tecnologie innovative. Ha ritenuto che il metodo di prova e il ciclo di prova di riferimento forniti dimostrino in maniera realistica e sulla base di dati statistici validi la riduzione delle emissioni di CO2 per effetto della tecnologia innovativa. Quinsi ha ritenuto non opportuno sollevare obiezioni per quanto concerne l’approvazione della tecnologia innovativa in questione. Perché ritiene che sia stato dimostrato in modo soddisfacente che la riduzione delle emissioni ottenuta con la tecnologia innovativa è pari almeno a 1 g CO2 /km per i veicoli elettrici ibridi (Hev/Phev), con una massa in ordine di marcia di 1 650 kg o superiore. Per i veicoli con una massa in ordine di marcia inferiore a 1 650 kg, non è stato dimostrato che i risparmi sono sufficientemente elevati per raggiungere la soglia di 1 g/CO2/km.
Dunque, qualsiasi produttore che intenda beneficiare di una riduzione delle sue emissioni specifiche medie di CO2 al fine di soddisfare l’obiettivo per le emissioni specifiche attraverso un risparmio di CO2 derivante dall’uso della tecnologia innovativa approvata dalla decisione di sabato deve fare riferimento alla decisione di approvazione dell’Ue nella sua domanda di certificato di omologazione CE per i veicoli interessati.
E’ il regolamento del 2009 che prevede la possibilità di presentare e utilizzare nuove tecnologie per la ridurre l’emissione di CO2. Perché, incentivare l’industria automobilistica a investire nelle nuove tecnologie può contribuire alla riduzione delle emissioni. Non a caso l’Ue promuove l’innovazione ecocompatibile. Ossia promuove lo sviluppo di tecnologie di propulsione innovative, in quanto le loro emissioni sono significativamente più basse di quelle delle autovetture tradizionali. E contemporaneamente promuove la competitività a lungo termine dell’industria europea cercando di crea un maggior numero di posti di lavoro qualificati in questo campo.
Eleonora Santucci
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