29/10/13

Ambiente: Orlando presenta strategia adattamento a cambi clima

"Prevedere e prevenire gli effetti che possono avere i cambiamenti del clima sulla natura, sull'uomo e sulla sua attività", fornendo "un quadro di riferimento e delle linee-guida per l'adattamento agli impatti di quei cambiamenti". Questo, nelle parole del ministro dell'Ambiente Andrea Orlando, l'obiettivo generale della Strategia nazionale sull'adattamento ai cambiamenti climatici, presentato oggi nella sede del dicastero a Roma. Nel documento vengono individuati gli interventi prioritari per la sicurezza del territorio, ma si tratta solo di una bozza che da oggi viene pubblicata on line sul sito del ministero e sottoposta a consultazione pubblica fino alla fine dell'anno: una volta adottata ufficialmente, la Strategia dovrà diventare Piano nazionale di adattamento, diventando operativa con la previsione di governance e allocazione dei fondi.

Alludendo anche al "caldo di questi giorni nel centro-sud o alla tempesta (San Giuda) nel nord-Europa", Orlando ha sottolineato che i segnali del clima che cambia e si sta riscaldando sotto occhi di tutti e non sono più contestabili", e "cosa dobbiamo fare lo sappiamo: ridurre le emissioni di anidride carbonica e preparare e l'Italia ai cambiamenti climatici". Non solo perchè rischiano di costarci 20-30 miliardi di euro fino al 2050, secondo le stime del ministero, ma anche perchè "nel giro di pochi decenni l'Italia potrebbe vedere impoverirsi le riserve di acqua, dover affrontare fenomeni di desertificazione nel mezzogiorno, subire frane, alluvioni e incendi più frequenti, nonchè la perdita di interi ecosistemi, la riduzione dei raccolti, l'innalzamento dei mari fino all'erosione delle pianure costiere, la diffusione di malattie tropicali, la riduzione della produzione idroelettrica, la consunzione di ferrovie e strade che franano", ha elencato il ministro, per il quale il motto da seguire è: "Investire ora per risparmiare in futuro". E anche se non è ancora possibile fare una stima complessiva dei costi della Strategia, Orlando ha spiegato che "talvolta si tratta di interventi già in atto ma condotti senza tenere conto dell'adattamento: qualche costo in più ci sarà, ma non necessariamente perchè in alcuni settori è sufficiente ripensare politiche già in atto". Una mano potrebbe comunque darla l'Europa, se si riuscirà "a legare la strategia di adattamento agli investimenti previsti nella programmazione dal 2014", ha sottolineato il ministro insistendo affinchè l'Ue continui anche a "spingere sul tema della riduzione delle emissioni di anidride carbonica, su cui l'Italia ha assunto e può giocare un ruolo importante". La Strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici è stata elaborata da un tavolo scientifico che include circa 100 membri della comunità scientifica appartenenti a università ed enti di ricerca, e condivisa con altri ministeri e istituzioni interessate.

(AGI)

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