16/09/13

Eternit e amianto a Tursi

Anche la Città di Tursi e il suo territorio presentano una corposo utilizzo di lastre di eternit nelle coperture di case e magazzini. Da alcuni anni, lo smaltimento illegale di questo pericolosissimo materiale da parte di alcuni delinquenti ha inquinato gravemente il territorio con discariche abusive i cui costi di smaltimento peseranno sull’intera collettività. Nelle prossime settimane cercheremo di informare i cittadini su cos’è l’amianto, cos’è l’eternit, quali sono i pericoli, come smaltire questi materiali e come beneficiare di prezzi accessibili.

Attingendo a piene mani dal sito internet dell’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente della Regione Toscana, riportiamo alcune importati informazioni.

Innanzitutto c’è differenza tra amianto ed eternit. Il primo, denominato anche asbesto, è un minerale con particolare resistenza al calore ed al fuoco. Il secondo è un composto con 20% di amianto e 80% di cemento venduto sotto il marcio Eternit ed utilizzato per molti anni nell’edilizia mondiale (e non solo italiana). La normativa italiana risale al 1992 quando venne bandita la vendita di eternit ma i proprietari di tale materiale potevano comunque utilizzarlo nell’edilizia fino al 2004, quando la norma ne ha vietato anche l’impiego e non solo la vendita.
Citando dal sito: “La presenza di manufatti in cemento-amianto non costituisce di per sé rischio per la salute dei cittadini e/o per la tutela ambientale, in quanto il rischio dipende dalla probabilità di una dispersione di fibre di amianto in aria e/o nel suolo. La probabilità della cessione di fibre è a sua volta connessa alla perdita di compattezza del manufatto in cemento amianto che si realizza per una lunga esposizione (alcuni decenni) agli agenti atmosferici e/o per danneggiamento ad opera dell’uomo. Se il materiale è in buone condizioni e non viene manomesso è improbabile che esista un pericolo apprezzabile di rilascio di fibre. E’ quindi importante verificare che il manufatto sia in buone condizioni per escludere i rischi derivanti dalla dispersione di fibre.” Quindi bisogna verificare l’integrità del manufatto, che potrebbe ancora essere utilizzabile senza rilevanti rischi ma solo se totalmente privo di manomissioni.

Ma non tutte le lastre ondulate presenti sui nostri tetti sono eternit. Infatti, già dalla fine degli anni ’80, veniva commercializzato un prodotto molto simile ma del tutto sicuro, composto da cemento e fibre organiche e sintetiche. Quindi, prima di preoccuparsi, verificate che il materiale abbia la dicitura: “Asbestos free”.

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