16/09/13

Benevento, il commissario della Provincia chiede inchiesta Senato su ambiente e rifiuti

 «Terre dei fuochi» anche nel Sannio? Mentre questo pomeriggio la Commissione Sanità del Senato prosegue nell’indagine conoscitiva avente ad oggetto  gli «effetti dell'inquinamento ambientale sull'incidenza dei tumori, delle malformazioni feto-neonatali ed epigenetica», il commissario straordinario alla Provincia di Benevento Aniello Cimitile chiede al presidente di Palazzo Madama, Pietro Grasso, e della stessa Commissione Sanità, Emilia Grazia De Biasi, di estendere anche al Sannio l’indagine, che attualmente ripercorre la storia dei veleni prodotti dalle attività illecite di smaltimento rifiuti nei territori del napoletano e del casertano. L’attenzione del Senato è rivolta in particolare al «triangolo della morte», un’area compresa tra i Comuni di Acerra, Nola e Marigliano, non lontana in linea d’aria dal Sannio ed in particolare dalla Valle Caudina. Smaltimento illegale che passava dall’occultamento dei rifiuti nei terreni all’eliminazione con i roghi, prassi quest’ultima che è stata presente anche nel Sannio, specie prima del 2009, durante i periodi dell’emergenza rifiuti.
I roghi si sono ripresentati qualche giorno fa, con gli incendi di ecoballe a Fragneto Monforte e Casalduni, per cui Cimitile ha chiesto che la Commissione Sanità del Senato della Repubblica apra con urgenza un fascicolo dedicato anche al Sannio ed in particolare al territorio dei due Comuni citati. L'iniziativa, peraltro, è a sostegno della richiesta di istituire una Commissione speciale per accertare l'eventuale rapporto tra l'insorgere dei tumori e gli insediamenti di impianti di stoccaggio e trattamento rifiuti nel Sannio. A giudizio di Cimitile le denunce presentate in tal senso dal sindaco di Fragneto Monforte necessitano di una rigorosa verifica anche per cancellare l'allarme diffusosi nella pubblica opinione: ed è per questo che le Istituzioni centrali e regionali debbono immediatamente avviare i due filoni complementari di indagine.
E i dati statistici riferiti all’intera provincia effettivamente qualche preoccupazione la forniscono: se Avellino e Benevento sono, infatti, le province campane in cui l’indice di mortalità per tumori o comunque per patologie connesse all’inquinamento ambientale è minore, il tasso si mantiene comunque distante ed eccessivo rispetto alle vicine province di Foggia, Campobasso e soprattutto Isernia. E qui emergono anche le colpe del passato: anche in terra sannita si pagano anni di cattiva gestione delle discariche, abbandoni indiscriminati di rifiuti anche speciali ed anche in zone protette (l’amianto ritrovato nel parco del Taburno), per cui appare necessario ed urgente proseguire nel programma di bonifica dei siti inquinati.

Fragneto Monforte

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