1) Fumi e ceneri fortemente inquinante e inquinanti;
2) Distruzione della diversità biologica;
3) Danni all’agricoltura e inquinamento del terreno circostante;
4) Danni alla salute per l’inquinamento atmosferico e per lo polveri sottili;
5) Inquinamenti aggiuntivi e danni al territorio per l’intensa circolazione di automezzi pesanti per il trasporto
6) Delle elevate quantità di biomasse necessarie all’alimentazione della centrale;
7) Problemi di trasporto e allocazione di ceneri fortemente inquinate;
8) Grave danno paesaggistico causato anche dai previsti “interventi immobiliari” di recupero a un territorio che nella bellezza ha il proprio carattere e la propria ricchezza.
Per tutte queste ragioni, Italia Nostra che ha già presentato le sue controdeduzioni a questo impianto e che, nei recenti Convegni di Capalbio e di Castiglion Fibocchi, ha messo in luce e denunciato la propria avversione a impianti a biomasse caratterizzati da forte nocività e da effetto devastante ambientale e paesaggistico nel territorio in cui vengono inseriti, fa proprie le istanze della Sezione e della popolazione di Castiglion Fiorentino.
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