08/07/13

Clima. Orlando: in arrivo prima bozza misure adattamento clima interventi come quelli per dissesto fuori da patto stabilità

In arrivo la prima bozza della Strategia nazionale di adattamento ai mutamenti climatici in atto, e "la
bozza sara' sottoposta nei prossimi mesi alla consultazione pubblica". Ne parla Andrea Orlando, ministro dell'Ambiente,  nel corso del  convegno 'Energia e clima: sinergie a sostegno della sostenibilità'' in corso alla Farnesina. "Credo non si faccia ancora abbastanza per contrastare i cambiamenti climatici rileva Orlando il negoziato internazionale procede con dei livelli  eccessivamente lenti rispetto all'evoluzione del quadro, cambiamenti che ormai registriamo nella nostra quotidianita''. Per dirla in breve, chiosa il ministro, "per molto tempo abbiamo pensato fosse tema che riguardasse 'dei posteri' ma quei posteri siamo noi". Di qui l'esigenza di agire oggi, ora, per mitigare le conseguenze dei mutamenti. L'International energy agency, presente al convegno con il
direttore esecutivo Maria van der Hoeven, propone quattro politiche per mantenere l'aumento della temperatura sotto i 2 gradi ("4 for 2"): misure specifiche per l'efficienza energetica, limite alle centrali a carbone meno efficienti, minimizzare le emissioni di metano durante l'estrazione di petrolio e gas (come il gas flaring o le 'perdite' del fracking, ndr), accelerare la "parziale eliminazione" dei sussidi ai fossili. Quattro linee che "se intraprese su vasta scala permetterebbero non solo un passo avanti verso l'obiettivo di mantenere l'aumento della temperatura sotto i 2 gradi valuta Orlando nel suo intervento ma avrebbero anche effetti positivi in termini di competitivita' e sicurezza energetica"
Infatti, aggiunge il titolare dell'Ambiente, "credo che la lotta al cambiamento climatico, la competitivita' e la sicurezza energetica vadano affrontati con la stessa efficacia e determinazione perche' si tratta di obiettivi complementari e non disgiunti". Però, raccomanda Orlando, ora
"si tratta di far passare fino in fondo a livello comunitario, e globale, l'idea che l'adattamento ai mutamenti e' anche una politica di investimenti, e penso che sia molto importante,quindi, la revisione del Patto di stabilita' in questa direzione, consentendo di non computare alcuni investimenti finalizzati alle strategie di adattamento". Aspetto posto all'ultimo Consiglio europeo "da diversi Paesi". La questione fondamentale, "che si gioca in questi giorni precisa il ministro Dell'Ambiente Andrea Orlando a margine del suo intervento è quella di capire che le strategie di adattamento necessitano di investimenti". In questo senso "credo che un segnale importante  possa essere quello di sottrarre alvincolo del Patto di stabilita' gli investimenti che riguardano il dissesto idrogeologico dice il ministro credo sia un'esigenza del Paese che non solo da corpo a strategie internazionali ma consente anche di evitare debito futuro perchè la mancata prevenzione e la mancata tempestività degli
investimenti nel contrasto ai fenomeni di dissesto portano alla collettività dei costi esponenziali nel tempo". Quindi, "penso che oggi si debba utilizzare anche la flessibilità, che grazie all'iniziativa del presidente Letta siamo riusciti a conquistare sul fronte europeo, per interventi su questo fronte", aggiunge Orlando. Rispetto alla bozza della Strategia di adattamento, "un lavoro fatto dal ministro Clini", ricorda l'attuale titolare del dicastero ambientale, "nei prossimi mesi a consultazione pubblica", servirà "da raccordo tra le nostre politiche nazionali e la nostra iniziativa internazionale" conclude Orlando.

Rispetto all'eventuale modifica del quadro normativo europeo sulle politiche climatiche ed  energetiche Ue al 2030, "credo vadano attentamente analizzati gli effetti delle attuali politiche nonchè i costi e benefici associati alle eventuali modifiche". Ciò detto, "indipendentemente
dall'architettura a cui si arriverà nel periodo 2020-2030, ciò che appare evidente è la necessità di garantire un adeguato segnale di prezzo della CO2". Andrea Orlando, ministro dell'Ambiente, lo dice nel corso del suo intervento al convegno 'Energia e clima: sinergie a sostegno della sostenibilità' in
corso alla Farnesina.  Un segnale, spiega Orlando, che giunga "attraverso l'applicazione di obiettivi di riduzione delle emissioni più ambiziosi e in grado di dare una relativa certezza agli investitori e di muovere investimenti nella direzione di un'economia a basso contenuto di carbonio". Per questo, conclude il ministro, a livello comunitario "abbiamo aderito ad un gruppo informale che spinge nella
direzione dell'aumento e dell'accentuazione di questi obiettivi".

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