"Apertura del Governo su odg""Gli emendamenti, al di là dei contenuti condivisibili, non verranno accolti. Abbiamo adottato questa linea vista la mancanza di tempo per la conversione in legge. Le modifiche non verranno accettate dall'aula come è già successo per gli oltre 160 emendamenti presentati in commissione, ma c'è un apertura del Governo sugli ordini del giorno. Sull'inammissibilità tecnica degli emendamenti deciderà l'aula e sugli altri come relatore dovrò dare parere negativo". Risponde così a Public Policy il relatore del dl Emergenze Alessandro Bratti (Pd) al termine del Comitato dei nove della commissione Ambiente della Camera, dove il decreto è stato discusso dopo l'approvazione del Senato. Gli emendamenti presentati in aula (vedi Public Policy "DL EMERGENZE..." delle 9,48) sono circa 120 e come conferma Bratti: "40 di questi saranno sicuramente dichiarati inammissibili". La discussione in assemblea del provvedimento è iniziata alle 10 e sono "arrivate circa 70 proposte emendative da votare". "Per presentare gli ordini del giorno - aggiunge - c'è tempo fino a stasera e su questo c' è un'apertura da parte del Governo. Non abbiamo potuto discutere nulla, quindi accettare almeno gli ordini del giorno ci sembra il minimo". Il decreto, voluto dal Governo Monti, che ha iniziato il suo iter di conversione a Palazzo Madama il 14 maggio 2013, è rimasto nelle commissioni Lavori Pubblici e Ambiente per più di tre settimane. Dal Senato sono arrivati oltre 700 emendamenti, ma ne sono stati accettati meno della metà. Il decreto scade il prossimo 25 giugno.
(Public Policy)
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