Una produzione alternativa a basso costo
Sono stati
presentati i risultati delle attività di ricerca sulla coltivazione del
sorgo zuccherino e sulle sue potenzialità connesse alla produzione di
bio-energia nel corso di un convegno che si è tenuto oggi all’ENEA. Le
attività di ricerca sono state condotte da CETA (Centro di Ecologia
Teorica e Applicata), in collaborazione con ENEA (Agenzia nazionale per
le nuove tecnologie l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) e
CRA-RPS di Gorizia (Centro di ricerca per lo studio delle relazioni tra
pianta e suolo) nel triennio 2010-2013.
Le attività sono state
svolte nell’ambito del progetto, finanziato dal Ministero
delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, nato per studiare e
valutare i diversi aspetti connessi alla coltivazione del sorgo
zuccherino ai fini energetici, con particolare attenzione a quelli
tecnologici, economici, ambientali e di resa energetica.
Si
tratta di una coltivazione relativamente semplice, a basso consumo
idrico, che presenta costi di produzione contenuti perché non richiede
particolari mezzi tecnici, e che rappresenta una valida alternativa per
quelle aree che non si prestano per altre colture amidacee, generalmente
utilizzate per la produzione di biocarburanti.
Le coltivazioni sono state effettuate in ambienti climatici molto differenti, in Friuli Venezia Giulia e in Basilicata. Le ricerche si sono concentrate in particolare sulla produzione di bioetanolo di prima e di seconda generazione e sulla produzione di biogas dai sottoprodotti con l’obiettivo di proporre un modello integrato di biocarburanti, ottenibili in impianti situati in aree decentralizzate, in accordo con la Direttiva europea 28/2009.
Dalla lavorazione del sorgo zuccherino si ottengono due sottoprodotti: la bagassa e la borlanda, che vengono utilizzati per la produzione di bioetanolo. Queste materie prime permettono un’ampia possibilità di sfruttamento energetico: produzione di combustibili lignocellulosici, di biogas e di bioetanolo di seconda generazione largamente utilizzabili nel settore dei trasporti, in un ottica di sviluppo economico sostenibile.
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