«Naturalmente questo valore medio ha delle oscillazioni notevoli, che possono passare da minimi di una decina di eventi al giorno fino a punte di qualche centinaia in occasione di sequenze sismiche importanti- hanno spiegato dall'Ingv Il centomillesimo evento sismico italiano su Iside è avvenuto il 26 aprile 2013 alle 2:53 (italiane) e ha avuto magnitudo 0.7, ben al di sotto della soglia dell'avvertibilità. E' avvenuto nella zona di Città di Castello, in Umbria, dove da alcuni giorni è in atto una sequenza sismica molto ricca di terremoti».
Con il sistema Iside è possibile selezionare i dati per area geografica, per classi di magnitudo, per data o con altri criteri, ed è possibile anche visualizzare in mappa i terremoti selezionati o esportarli e vederli con Google Earth.
La mappa ricavata da Iside mostra un'Italia quasi ovunque attiva. «La regione meno attiva è la Sardegna, dove i processi geologici si sono rallentati e praticamente fermati molti milioni di anni fa-hanno aggiunto dall'Ingv- Al contrario, tutta l'Italia peninsulare risulta attiva, con una fascia pressoché continua di epicentri dalla pianura padana alla Sicilia. Anche l'arco alpino risulta attivo, particolarmente nei settori occidentale e orientale. Il Mar Tirreno è caratterizzato da terremoti profondi anche alcune centinaia di chilometri a causa della "subduzione" della litosfera del Mar Ionio sotto la Calabria».
Dal 2005 i sismologi, tecnologi e tecnici hanno analizzato alcuni milioni di sismogrammi, giorno dopo giorno, per tenere aggiornato Iside. Nel corso degli anni Iside è diventato sempre più popolare ed è stato migliorato per andare incontro alle esigenze dei ricercatori e di tutti i cittadini che lo consultano.
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