26/03/13

Il mais danneggiato dalla siccità alimenterà gli impianti a biogas Lo prevede un accordo promosso da Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, che permetterà l'utilizzo di 350mila tonnellate di questo cereale inutilizzabili per l'alimentazione


Il mais danneggiato dalla siccità alimenterà gli impianti a biogas Lo prevede un accordo promosso da Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, che permetterà l'utilizzo di 350mila tonnellate di questo cereale inutilizzabili per l'alimentazione.

Il mais gravemente danneggiato dalla siccità del 2012 sarà utilizzato per produrre energia rinnovabile negli oltre 500 impianti a biogas della pianura padana. È quanto prevede un accordo di filiera promosso dagli assessori regionali all'agricoltura della Lombardia Giuseppe Elias, dell'Emilia-Romagna, Tiberio Rabboni, e del Veneto, Franco Manzato. Il protocollo è indirizzato alle principali organizzazioni agricole e ai consorzi di biodigestori, con l'obiettivo di risolvere un problema che rischia di avere pesanti ripercussioni per l'agricoltura e la zootecnia del nord Italia: quello delle ingenti quantità di mais che, a causa delle pessime condizioni meteo climatiche della scorsa estate, presentano caratteristiche inidonee all'alimentazione umana e animale.

L'accordo messo a punto dalle tre Regioni prevede una precisa procedura di tracciabilità del prodotto definita dalle tre Regioni e approvata dal ministero della Salute  che ne assicura un corretto utilizzo, evitando così il rischio di frodi e garantendo maggior sicurezza al consumatore. L'accordo, valido per tutto il 2013, punta ad agevolare l'incontro tra domanda e offerta, impegnando le parti a precise garanzie contrattuali, di prezzo e di programmazione del flusso di questo cereale, che si stima pari a circa 350mila tonnellate. Ogni azienda interessata (sia per la parte agricola che per la parte dei biodigestori) per aderire deve sottoscrivere un modulo disponibile sul sito Internet delle tre Regioni. Sui tre siti regionali sarà anche mantenuto l'aggiornamento delle adesioni e il monitoraggio dell'iniziativa.

INTESE 25 marzo 2013

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