28/11/12

Sanità:PD, appello a Balduzzi: più attenzione a rischi campi elettromagnetici


(9Colonne) Roma, 28 nov - "Sono in forte aumento, soprattutto nelle città, i campi elettromagnetici generati dal dilagare delle nuove tecnologie: facciamo appello al ministro della Salute affinché non sia consentita nessuna forma di semplificazione delle norme se non si potenziano parallelamente i controlli.
La nostra denuncia nasce dal fatto che il recente Decreto Sviluppo allenta le maglie dei controlli e della fissazione dei limiti consentiti. Questo è molto grave e chiediamo al ministro Balduzzi, che ha dato prova di sensibilità sul tema della prevenzione dei rischi per la salute causati dall'amianto, di esercitare la massima vigilanza". Lo ha detto in Aula Alessandro Bratti, capogruppo del Pd nella commissione Ecomafie, il quale ricorda che "l'Organizzazione mondiale della sanità ha evidenziato che i campi elettromagnetici non vanno sottovalutati rispetto alla salute umana ed ha inserito i campi a radiofrequenza, cioè quelli emessi dai cellulari, fra i possibili agenti cancerogeni per l'uomo a causa dell'aumento del rischio di tumori cerebrali come il glioma (40 per cento di rischio per un uso di 30 minuti al giorno per almeno 10 anni). In Italia la Corte di Cassazione ha confermato la sentenza della Corte di Appello di Brescia del 22.12.2009 che condannò l'INAIL a corrispondere ad un manager la rendita per malattia professionale prevista per l'invalidità all'80% legata all'uso di cordless e cellulari per motivi professionali; la sentenza rappresenta un decisivo passo verso il riconoscimento completo dei reali rischi per la salute da esposizione alle onde elettromagnetiche;anche le indicazioni fornite dal Consiglio d'Europa e dalla IARC/OMS indicano le radiofrequenze come possibili cancerogeni. Percià chiediamo a questo governo, e al ministro della Sanità in particolare, di rivedere la nuova normativa riguardante le misurazioni dei campi elettromagnetici che di fatto attualmente annulla il principio di precauzione raccomandato dall'Unione europea. Non si possono allentare le tutele ambientali e non si può mettere a rischio la salute della popolazione".
 

 

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