20/11/10

17 novembre 2010 - Discussione disegno di legge: Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 9, con l'annessa tabella 9 (Vedi l'allegato A - A.C. 3779-A), al quale non sono state presentate proposte emendative.


Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Bratti. Ne ha facoltà

ALESSANDRO BRATTI. Signor Presidente, le politiche ambientali sono per noi non solo politiche tese a difendere il bene comune ma le consideriamo anche, e lo dirò più tardi, delle politiche per fare sviluppo; rappresentano, quindi, una grande opportunità per il rilancio industriale di questo Paese. Le energie rinnovabili, la gestione dei parchi, la gestione dei rifiuti, la mobilità sostenibile e l'edilizia Pag. 73sono settori che oggi possono costituire una vera spina dorsale per un nuovo sistema industriale.

Probabilmente il taglio che subisce il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare (mi dispiace che non ci sia il Ministro che, tra l'altro, non può essere sostituito dall'onnipresente sottosegretario Menia) è evidentemente uno dei tagli più drastici che sia stato eseguito da parte di questa manovra. Il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare già si trovava in crisi sia dal punto di vista della disponibilità delle risorse economiche che dal punto di vista dell'organizzazione del personale. Non va dimenticato che solo da poco alcuni dirigenti hanno preso possesso definitivamente delle loro competenze.

I temi su cui andare a ragionare rispetto a questi tagli sono tanti, però vorrei fare alcuni esempi che considero abbastanza significativi e anche preoccupanti. Innanzitutto, per quanto riguarda le risorse che sono state tolte ai fondi destinati al grande tema delle bonifiche relativamente ai siti di interesse nazionale (che, ricordo, oggi sono circa 53), bisogna rilevare come ormai da diversi anni, dalla definizione di questi siti, ci troviamo in presenza di diversi studi, di numerosi approfondimenti, ma purtroppo pochissimi territori sono stati restituiti nelle condizioni iniziali o in condizioni tali da attivare dei processi di reindustrializzazione. Questo vale per tutti. Voglio ricordare l'esempio emblematico di Crotone: il sito di Pertusola sud aspetta da anni dei finanziamenti che solo in minima parte sono stati erogati per far avere a quella città uno sviluppo per il futuro. Questo sito si trova nel pieno dell'area cittadina crotonese e costituisce non solo un grande pericolo dal punto di vista ambientale ma anche una grande ipoteca per il futuro di quel territorio.

A proposito dei rifiuti, anche qui, al di là di quei pochi finanziamenti che il Ministero destina per incentivare la raccolta differenziata, voglio ricordare una cosa: la grande tragedia in cui oggi ancora siamo immersi in Campania è figlia, proprio all'inizio, di un tradimento da parte dello Stato, così l'ha definito ieri l'assessore all'ambiente della regione Campania. Quest'ultimo ha affermato che di tradimento si tratta perché, di quei fondi (ben 260 milioni di euro) che dovevano essere destinati ad opere di compensazione ambientale per quelle comunità e dovevano rappresentare il ristoro così concordato per le comunità che ospitano gli impianti, nemmeno un euro è arrivato a quelle realtà. Anzi, per tutta risposta, la proposta avanzata da questo Governo è quella che conosciamo tutti: raddoppiare la discarica in questa zona nel Parco vesuviano di Cala Vitiello.

Non solo quindi il danno, ma anche la beffa. Non solo non è stato dato un euro per la bonifica del vecchio, ma addirittura, per legge (che noi non abbiamo votato), gli è stata imposta una nuova discarica, che poi, come sappiamo tutti, il Presidente del Consiglio ha detto che non si farà, sancendo di fatto l'emergenza vera della regione Campania.

Anche con riferimento al taglio pesantissimo alle regioni per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, lo voglio ricordare, si dice che si vogliono fare battaglie per l'inquinamento atmosferico, ma in realtà è evidente che, tagliando pesantemente questi fondi per il trasporto pubblico locale, nulla si fa a questo riguardo. Vedremo come si concluderà questo tira e molla; credo positivamente, rispetto agli incentivi del 55 per cento.

Signor Presidente, riguardo al tema del dissesto idrogeologico - e concludo - noi speriamo che quei pochi fondi promessi siano davvero messi a disposizione da parte del Ministero, ma, ad oggi, questa diatriba tra i Ministri Prestigiacomo e Tremonti non sappiamo ancora come andrà a finire.

Insomma, noi voteremo contro questo articolo, rimarcando ancora una volta la differenza tra le nostre politiche e quelle di questo Governo: noi consideriamo l'ambiente non un balzello inopportuno - come invece viene considerato dal Governo - ma una grande opportunità di Pag. 74sviluppo per il nostro Paese (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).





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