09/09/08

La scienza tra coraggio e paura

Domani entrerà in funzione al Cern di Ginevra l’acceleratore di particelle più grande e potente del mondo, che nei prossimi mesi dovrebbe essere in grado di riprodurre le condizioni iniziali presenti nell’universo nel momento del big bang. Lhc è un progetto che è costato 6 miliardi di euro e anni di lavoro e farà scontrare due fasci di protoni con energie fino a sette volte superiori a quelle degli acceleratori utilizzati oggi per osservare le diverse particelle elementari che si formeranno da queste collisioni.
L’attesa da parte del mondo scientifico è molto alta e solo in parte incrinata dall’allarme lanciato da chi teme che l’esperimento possa creare dei buchi neri capaci di ingoiare parti del pianeta terra. Ma questi “due signori” che hanno addirittura inviato un esposto per fermare l’esperimento, non sono neppure scienziati. Via greenreport

1 commento:

Anonimo ha detto...

Tra i commenti più divertenti riguardo questa importantissima nuova frontiera della scienza, c'è anche chi ha proposto di conglobare i rifiuti partenopei nei buchi neri generati dall'acceleratore molecolare! Lasciamo perdere...
Più seriamente il CERN sta anche lavorando da anni allo spostamento della materia nel tempo e nello spazio: sembra fantascienza ma non lo è, e le basi scientifiche lo dimostrano. Se il ventesimo secolo ha visto nascere più scoperte che in tutta la precedente storia dell'uomo, l'"accelerazione" del XXI secolo inizia con il piede giusto.