10/06/08

Una fatica inutile

Così inizia l'intervista a Jeremy Rifkin su Repubblica.
In tutto il mondo ci sono 439 centrali che, tutte assieme, producono il 5% dell’energia elettrica totale. Nei prossimi 20 anni circa la metà di esse verranno rimpiazzate, quindi è incomprensibile questo andare contro corrente dell’Italia, che passa al nucleare mentre gli altri lo sostituiscono. La soluzione a tutti questi problemi è la cosiddetta “terza rivoluzione industriale“, un sistema dove tutti i cittadini sono in grado di autoprodursi l’energia sufficiente alla sussistenza, e ciò che avanza viene reimmesso nella rete comune, come avviene più o meno con le informazioni che circolano su internet. Il problema italiano, sostiene Rifkin, è solo generazionale, perchè una classe politica così anziana non può capire le innovazioni provenienti da una rete intelligente di scambio di energia, o di nuovi edifici costruiti direttamente con pannelli fotovoltaici, ma preferiscono produrre energia alla vecchia maniera, con il petrolio, il nucleare o con il carbone, come l’Inghilterra di 200 anni fa.

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