12/01/15

Rifiuti: in Sicilia è emergenza in 47 comuni del palermitano


Cumuli di pattume dopo stop raccolta da Capodanno all'Epifania

Nel palermitano è emergenza rifiuti con cumuli di immondizia lungo le strade della provincia, da Partinico a Cefalù. L'ordinanza della Regione che dal 6 gennaio ha autorizzato 71 comuni della provincia di Palermo e di Agrigento a conferire, a giorni alterni, nelle uniche due discariche attive nell'isola, Palermo(Bellolampo) e Catania non ha ancora fatto rientrare la situazione di criticità per la mole di rifiuti non raccolti rimasti per strada dopo lo stop alla raccolta deciso dalla Regione da Capodanno all'epifania, in 47 comuni del palermitano. A Carini, dove in media vengono prodotte 100 tonnellate di spazzatura al giorno, c'è una distesa di spazzatura lunga due chilometri. Per arginare l'emergenza il Comune ha deciso di impegnare 20 mila euro per potenziare le operazioni di raccolta. "Stentiamo a raccogliere la spazzatura che si è accumulati durante le festività. Oggi per strada ci sono 700 quintali di rifiuti non raccolti - dice il sindaco di Carini Gianni Palazzolo - Ho disposto un intervento straordinario perché i mezzi dell'Ato Palermo non bastano. Entro venerdì la situazione dovrebbe rientrare". "Il problema sono gli impianti, le discariche - chiosa Palazzolo - Scaricare a Bellolampo e Catania a giorni alterni non risolve la questione". Anche a Camporeale (Pa) che conta 3.500 abitanti, durante le festività si sono accumulati quintali di spazzatura per strada. "Le difficoltà ci sono in tutto il territorio della provincia - dice il sindaco di Camporeale Vincenzo Cacioppo - il nostro è un piccolo comune ma nonostante questo durante le feste sono rimasti per strada 700 quintali di spazzatura non raccolta". Intanto il governatore della Sicilia Rosario Crocetta ha sottoposto la questione rifiuti ed emergenza discariche a Roma, creato dopo la chiusura della discarica Oikos di Motta Santa Anastasia e Mazzarrà Sant'Andrea, e chiesto il commissariamento. Ma l'Anci Sicilia punta il dito contro il piano del Governo "La Regione - dice il vice presidente, Paolo Amenta - ha presentato come piano alternativo alle discariche le compostiere domestiche, è ridicolo".

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