Il Gip del Tribunale di Civitavecchia, Massimo Marasca, ha
deciso di mettere sotto sequestro l'oleodotto che da Civitavecchia
arriva nell'aeroporto Leonardo da Vinci.
Lo conferma il sindaco di
Fiumicino, Esterino Montino, secondo il quale si tratta di "una scelta
giusta e di garanzia per l'ambiente e la salute pubblica". "Abbiamo
ancora negli occhi le immagini del disastro ambientale a Maccarese,
Torrimpietra, Palidoro. Quella del Tribunale di Civitavecchia - prosegue
Montino - è una decisione volta alla salvaguardia non solo del nostro
territorio. La condotta oggetto dei tentativi di furto è lunga una
settantina di chilometri e oltre Fiumicino attraversa altri cinque
comuni: Civitavecchia, Cerveteri, Santa Marinella, Ladispoli e Roma. E'
impensabile controllarla notte e giorno per tutta la sua lunghezza se
non attraverso un sistema di monitoraggio moderno ed efficiente simile a
quello, sempre di proprietà dell'Eni, gia' in uso sull'oleodotto che
da Gaeta arriva a Pomezia", conclude il sindaco di Fiumicino. La prima perdita dall'oleodotto, contenente kerosene Jet A-1 per
aviogetti, risale a novembre scorso. Una perdita causata da un tentativo
di effrazione per sottrarre il carburante. Le immediate procedure
d'emergenza scattate per provvedere alla individuazione e riparazione
del foro e per recuperare il prodotto fuoriuscito, dovettero anche
fronteggiare le avverse condizioni meteorologiche che interessavano
l'intera area. Di fronte ai ripetuti tentativi di furto di kerosene ai
danni di Eni sull'oleodotto, l'azienda informava di aver adottato tutte
le misure necessarie a far fronte all'emergenza, predisponendo inoltre
un laboratorio chimico mobile per le immediate analisi delle acque.
(AGI)
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