09/11/14

Territorio: Graziano (Cng), 6.122 scuole in aree a rischio dissesto

Ridurre il rischio idraulico e rinaturalizzare le sponde dei fiumi, martedì saremo a Stati Generali 

Migliaia di scuole italiane "6.122 per l'esattezza, sorgono in aree potenzialmente a elevato rischio idrogeologico", per questo bisogna "agire subito" riducendo "il rischio idraulico, migliorando "la qualità delle acque, rinaturalizzando le sponde dei fiumi", in altre parole, " curando la manutenzione del territorio". E' Gian Vito Graziano, presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, a diffondere oggi i dati dello studio Cresme-Cng. "Le scuole italiane in aree potenzialmente ad elevato rischio idrogeologico sono 6.122 . Al terzo posto di questa graduatoria segnala Graziano c'è la Lombardia con 629 edifici scolastici in aree potenzialmente ad elevato rischio idrogeologico, al secondo l'Emilia-Romagna con 815 ed al primo la Campania con 994 edifici". In Italia, evidenzia il numero uno del Cng nominato nell'Unità di Missione, Italiasicura, istituita dal Governo per la lotta al dissesto idrogeologico e presieduta da Erasmo D' Angelis, "dall'inizio del '900 ad oggi abbiamo avuto più di 4.000 eventi gravi, di cui più di 1.600 hanno prodotto vittime ed ingenti danni all'agricoltura ed al mondo delle imprese". A fronte di questo scenario, "nel nostro Paese bisogna ridurre il rischio idraulico, migliorare la qualità delle acque, rinaturalizzare le sponde dei fiumi e curare la manutenzione del territorio" rimarca Graziano che martedì prossimo sarà agli Stati Generali sul Dissesto Idrogeologico in Italia convocati dal Governo.
Agire subito, i cambiamenti climatici rappresentano un'aggravante, non un'attenuante "Quanto sta accadendo in queste ore in Italia dimostra afferma Graziano- che le cause del dissesto idrogeologico non risiedono soltanto nei cambiamenti climatici, ma soprattutto nello stato di grave malattia in cui versa il territorio italiano, che in dispregio alla sua straordinaria bellezza, stiamo lasciando morire per incuria, senza neanche tentarne la cura. Dietro i cambiamenti climatici si sono trincerati in troppi, ritenendo che certe situazioni fossero fatalmente da accettare". Ancora una volta, invece, osserva il geologo, "emerge in tutta la sua gravità il fatto che una pioggia, magari solo un po' più severa, sia sufficiente a mettere in ginocchio intere regioni. I cambiamenti climatici rappresentano un'aggravante, non un'attenuante" conclude. Per ribadire le sue ragioni il Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi sarà dunque agli Stati Generali sul Dissesto Idrogeologico in Italia convocati dal Governo, aperti alla stampa ed in programma nella Nuova Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati. Graziano parlerà ad una platea in cui è prevista la presenza del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Graziano Delrio, del Ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, del Coordinatore di ItaliaSicura, Erasmo D'Angelis, del Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli, e dei Presidenti di Regione nominati commissari di Governo contro il dissesto idrogeologico.

(AdnKronos)

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