25/11/14

Inquinamento uccide nel mondo 3,7 mln persone ogni anno


Tumori, infarti, ictus. Costo legato a decessi di 780 mld euro

In un anno muoiono nel mondo 3,7 milioni di persone a causa dell'aria che respirano. Un numero impressionante ma non sorprendente, secondo gli esperti, visto che gli studi scientifici non lasciano dubbi: gli inquinanti, le polveri sottili e in generale i contaminanti presenti nell'atmosfera provocano ictus, infarti, tumori, asma, polmoniti, allergie e molte altre patologie. Il danno, oltre che sulla salute, è anche economico: le morti per inquinamento sono aumentate del 7% in cinque anni nei Paesi Ocse, e il costo legato a questi decessi ha raggiunto 780 miliardi di euro nel solo 2010. Questi e altri dati sono al centro del convegno "I costi dell'inquinamento atmosferico: un problema dimenticato", organizzato da Fondazione Ca' Granda Policlinico di Milano, IEFE - Università Bocconi e Associazione Peripato.Gli esperti si sono confrontati in Bocconi per approfondire il legame tra salute e inquinamento, capire l'impatto economico delle polveri sottili sulla salute e per proporre delle strategie condivise con cui abbattere il livello di inquinanti. "Secondo il rapporto globale 2014 dell'Organizzazione mondiale della sanità - spiega Pier Mannuccio Mannucci, direttore scientifico del Policlinico - l'inquinamento ambientale è anche responsabile di almeno 600mila morti premature, e incide sui costi per la salute fino a 940 miliardi di euro. Le direttive europee fissano come soglia limite per il PM 2,5, che sono polveri sottili capaci di arrivare fino in profondità nei polmoni, 25 microgrammi per millimetro cubo d'aria: ma le linee guida dell'Oms fissano un limite molto più basso, a 10 microgrammi". L'Agenzia americana per la protezione dell'ambiente (Epa) raccomanda un limite di 12 microgrammi: una soglia molto più simile a quella dell'Oms piuttosto che a quella europea, e che conferma "l'inadeguatezza dei limiti fissati per l'Europa". Lo stesso vale per il PM 10, che colpisce le vie aeree superiori: in Europa la soglia tollerabile è 40 microgrammi, per l'Oms deve essere la metà. "Se guardiamo le soglie europee, il 31% della popolazione è esposta ai pericoli del PM 2,5; ma seguendo la soglia dell'Oms, la popolazione esposta è pari al 96%". Analogamente, per il PM 10 il pericolo riguarda il 33% secondo la soglia europea, ma l'88% secondo i parametri Oms: "Per questo - aggiunge Mannucci - l'Europa dovrebbe abbassare i suoi attuali limiti, fermi da diversi anni. Tra l'altro la Commissione Europea ha stimato che basterebbe spendere 3,3 miliardi di euro nel mitigare l'inquinamento dell'aria perché questo si traduca in un risparmio annuale di almeno 40 miliardi, sia sociale che sanitario".

(askanews)

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