29/11/14

Ecocriminalità, da Legambiente la mappa dei “disastri impuniti”


L’associazione fa un’analisi di alcuni dei principali ecoprocessi italiani, storie di inchieste e di battaglie in tribunale finite prescritte o a rischio prescrizione, con la conseguente estinzione del reato
 

Processi archiviati, reati caduti in prescrizione, pene esigue: l’ecocriminalità in Italia può dormire sogni tranquilli la notte come dimostra, solo l’ultimo caso fra tanti, il maxi-processo eternit. A scattare un’istantanea dell’Italia degli ecoprocessi è oggi Legambiente attraverso il suo rapporto “Disastri impuniti. La mappa dell’Italia ferita e bloccata dagli ecocriminali e dalla giustizia negata”. Il documento fa un quadro su 8 processi che sono stati prescritti e quasi altrettanti che oggi rischiano la stessa sorte. Parliamo di casi a cui a volte sono stati associati anni ed anni di indagini, risolti in un nulla di fatto, storie di inquinatori e di giustizia negata, a volte anche per l’impossibilità di promuovere capi di imputazione in campo ambientale. Veri e propri disastri impuniti che riguardano tutta la Penisola, senza distinzione tra nord e sud.
“Ogni anno in Italia spiega Legambiente vengono accertati oltre 30mila reati contro l’ambiente, quasi 4 ogni ora: dalle discariche abusive alle cave illegali, dall’inquinamento dell’aria agli scarichi fuorilegge nei corsi d’acqua. Crimini che fruttano alla malavita organizzata circa 16,7 miliardi l’anno”. L’associazione ambientalista continua a ribadire l’urgenza di approvare in tempi rapidi il Ddl sui delitti ambientali, che dopo il via libera unanime della Camera a febbraio scorso, è ancora fermo nelle Commissioni Ambiente e Giustizia del Senato. Nei giorni scorsi Legambiente ha scritto ai senatori delle Commissioni in questione chiedendo l’approvazione del testo entro l’anno ed ha lanciato una mobilitazione on line “Chi inquina paghi”, chiedendo ai cittadini di inviare a loro volta un’email ai senatori dal sito di Legambiente http://www.legambiente.it/chi-inquina-paghichi-inquina-paghi.

(Rinnovabili.it)

Nessun commento: