28/11/14

Comunicato stampa: terminata la missione a Venezia della Commissione parlamentare inchiesta sui rifiuti (Ecomafie)

Tre giorni di audizioni e una visita all’area di Porto Marghera. Al centro dell’interesse dei parlamentari le bonifiche e le gestioni illecite dei rifiuti. Auditi, tra gli altri, il presidente della Regione  Luca Zaia, il procuratore di Venezia, l’Arpa, la Capitaneria di Porto e la Guardia di Finanza.
La commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti ha terminato oggi la terza missione in Veneto. La delegazione parlamentare, guidata dal presidente onorevole Alessandro Bratti, era composta dai deputati Stefano Vignaroli, Miriam Cominelli, Michela Rostan, Alberto Zolezzi e dai senatori Paolo Arrigoni, Bartolomeo Pepe, Francesco Scalia. E’ la prima conclusione della fase di approfondimento sulla gestione dei rifiuti, iniziata con le missioni a Verona e Padova.
I temi affrontati nelle audizioni svolte a Venezia - iniziate il 27 novembre, con una visita nella zona industriale di Porto Marghera - hanno riguardato il tema delle bonifiche e dei traffici illeciti. Sono stati inoltre approfonditi i risultati di alcune recenti inchieste giudiziarie che hanno riguardato ipotesi di reato - di una certa gravità - nelle procedure amministrative legate al ciclo dei rifiuti e al recupero ambientale.

Durante i lavori sono stati auditi il prefetto di Venezia Domenico Cuttaia, i rappresentanti del Consorzio Venezia Nuova Mauro Fabbris, Federico Pasqualato e Hermes Redi, il procuratore della repubblica Luigi Delpino, accompagnato dall’aggiunto Adelchi D’Ippolito, il comandante della Capitaneria di porto ammiraglio Tiberio Piattelli, il comandante provinciale della Guardia di Finanza generale Marcello Ravaioli, accompagnato dal comandante del reparto operativo aeronavale colonnello Massimo Mocellin, l’assessore provinciale all’ambiente Paolo Dalla Vecchia, il sub commissario prefettizio del comune di Venezia Natalino Manno, accompagnato dal responsabile servizio bonifiche Enrico De Polignol, il provveditore interregionale alle opere pubbliche Roberto Daniele. E’ stato poi audito il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, accompagnato dall’assessore regionale ai lavori pubblici Massimo Giorgetti e da alcuni funzionari dell’amministrazione. Infine, nella mattina di oggi, sono stati auditi il direttore del dipartimento di prevenzione della Asl Rocco Sciarrone, il direttore dell’Arpa Veneto Carlo Emanuele Pepe, il direttore dell’Agenzia delle dogane Nicola Altamura, l’autorità portuale di Venezia Claudia Marcolin.
Come già avvenuto nelle due precedenti missioni di Verona e Padova, la commissione ha cercato di ricostruire le connessioni tra gruppi nazionali già coinvolti in importanti inchieste sul ciclo dei rifiuti con alcune realtà venete. E’ stato poi aperto un focus sulla bonifica di Porto Marghera, sito d’interesse nazionale particolarmente delicato. Il presidente Zaia ha annunciato, in questo senso, la creazione di una società di scopo tra regione e comuni per gli interventi sulla zona di bonifica, spiegando che l’amministrazione punta al mantenimento dell’utilizzo industriale dell’area. Per quanto riguarda la dismissione e bonifica della centrale di Porto Tolle - tema già affrontato a Padova - il presidente della regione Veneto ha comunicato di non avere avuto al momento nessun contatto con Enel. Luca Zaia ha poi espresso una forte preoccupazione sulla gestione e manutenzione del Mose, che richiederà importanti investimenti. E’ stato infine affrontato il tema del piano regionale dei rifiuti e della revisione della normativa della fine degli anni ’90 sulle procedure di Valutazione d’impatto ambientale.

Sul fronte delle indagini la Procura della Repubblica ha ribadito che al momento non esistono evidenze su fenomeni di infiltrazione della criminalità organizzata nel ciclo dei rifiuti nella regione Veneto. Il comando provinciale della Guardia di finanza ha, da parte sue, elencato le attività di repressione delle frode fiscali, che, sempre più spesso, nascondono falsi documentali e illecite gestioni dei rifiuti. Alcuni episodi particolarmente significativi e preoccupanti sono stati segnalati dall’Arpa Veneto: solo nel 2012 nella regione vi sono stati 40 incendi che hanno coinvolto impianti o siti destinati al trattamento dei rifiuti, mentre fenomeni intimidatori hanno colpito amministratori e funzionari pubblici, anche in epoca recente.

Venezia, 28 novembre 2014

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