13/11/14

Collegato ambiente, cosa c'è nel ddl: da appalti Green a vuoto a rendere


10 MLN PER DEMOLIRE OPERE ABUSIVE SU AREE A RISCHIO

Vengono messi a disposizione 10 milioni di euro per l'anno 2014 per finanziare la rimozione o la demolizione, da parte dei comuni, di opere ed immobili realizzati nelle aree del Paese classificate a rischio idrogeologico elevato o molto elevato, o esposti a rischio idrogeologico, in assenza o in totale difformità del permesso di costruire. Saranno ammessi in via prioritaria gli interventi di rimozione di opere in aree classificate a rischio molto elevato, sulla base di un apposito elenco elaborato trimestralmente dal ministero dell'Ambiente. Un emendamento del Movimento 5 stelle approvato ha inoltre introdotto una multa da 2mila a 20mila euro al responsabile di un abuso edilizio che trasgredisce l'obbligo di demolizione di ripristino dei luoghi. La norma, che agisce sul testo unico per l'edilizia, specifica che la multa si applica 'fatte salve l'applicazione di altre misure e sanzioni previste da norme vigenti', e che si applica sempre la sanzione più alta in caso di abusi realizzati su aree per esempio di interesse archeologico, naturale o a rischio idrogeologico elevato o molto elevato. I proventi delle sanzioni vengono destinati esclusivamente alla demolizione e rimessione in pristino delle opere abusive e alla acquisizione e attrezzatura di aree a verde pubblico.

AL VIA IL FONDO PER POTENZIARE LE INFRASTRUTTURE IDRICHE
Nasce, a partire dal 2014, presso la Cassa conguaglio per il settore elettrico, un Fondo di garanzia per gli interventi finalizzati al potenziamento delle infrastrutture idriche in tutto il territorio nazionale, alimentato con una specifica componente della tariffa del servizio idrico integrato, determinata dall'Autorità per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico (Aeegsi). La norma specifica che il Fondo è finalizzato al rilancio dei programmi di investimento per il mantenimento e lo sviluppo delle infrastrutture idriche, comprese le reti di fognatura e depurazione, in tutto il territorio nazionale, anche con riferimento agli interventi connessi alla tutela della risorsa idrica dal punto di vista idrogeologico.

DIMINUISCONO CATEGORIE DI RIFIUTI AMMESSI IN DISCARICA Diminuiscono - grazie all'approvazione di un emendamento M5s i rifiuti che possono essere ammessi alle discariche per quelli considerati non pericolosi, che saranno: residuo secco stabilizzato dei processi di selezione dei rifiuti solidi urbani; rifiuti non pericolosi di qualsiasi altra origine che soddisfano i criteri di ammissione dei rifiuti previsti dalla normativa vigente. La normativa vigente prevede invece che i rifiuti ammissibili nelle discariche per i rifiuti non pericolosi siano invece: rifiuti urbani; rifiuti non pericolosi di qualsiasi altra origine che soddisfano i criteri di ammissione dei rifiuti previsti dalla normativa vigente; rifiuti pericolosi stabili e non reattivi che soddisfano i criteri previsti dalla normativa vigente. Sarà l'Ispra a definire le linee guida sul materiale che va in discarica dopo il trattamento.

(Public Policy)


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