Gli agenti hanno apposto i sigilli ed interrotto l'attività di gestione dei rifiuti, dopo aver appurato che la ditta operava in difetto delle prescritte abilitazioni ambientali: il titolare esercitava infatti una gestione abusiva di rifiuti speciali, prevalentemente metallici, alimentando uno stoccaggio presso i piazzali a disposizione, in assenza del corrispondente titolo abilitativo. Lo stabilimento costituiva di fatto una sorta di deposito intermedio abusivo, dove i rifiuti raccolti in giornata venivano scaricati e dove poi subivano una sommaria selezione e operazione di recupero con l'ausilio di mezzi meccanici. I rifiuti infine venivano ricaricati su un autocarro per il conferimento finale presso ditte autorizzate (fonderie, e simili). Le indagini, in capo alla Procura, sono ancora in corso, in particolare quanto riguarda la verifica della presenza di materiali pericolosi tra i rifiuti.
(9Colonne)
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