15/10/14

Francia: primo passo simbolico verso riduzione nucleare



Ok deputati a legge su energia. Valls, "Onore al nostro Paese"

La Francia, Paese leader del nucleare in Europa, compie un primo passo simbolico verso la riduzione dell'energia atomica nella sua quota di produzione energetica. L'Assemblea Nazionale francese ha infatti adottato oggi il progetto di legge sulla ''transizione energetica'', che prevede di ridurre dal 75% al 50% la parte dell'atomo nella produzione di elettricità. Presentato dal governo socialista come uno dei ''momenti più importanti del quinquennio'' di Francois Hollande, il testo risponde alla promessa elettorale che l'allora candidato all'Eliseo aveva fatto ai francesi durante la campagna presidenziale della primavera 2012. Già venerdì, i deputati dell'Assemble'e Nationale avevano approvato il principio di una riduzione del nucleare. Ma oggi il testo e' stato adottato in modo solenne, con una maggioranza di 314 voti, tra socialisti, ecologisti e radicali di sinistra. L'opposizione neogollista (Ump) e i comunisti hanno votato contro, mentre i centristi si sono astenuti. Il premier, Manuel Valls, ha salutato un passo che ''fa onore al nostro Paese'' e ''servirà come punto di riferimento ovunque in Europa e nel mondo''. Mentre il ministro dell'Ambiente, Se'gole'ne Royal, sottolinea che il testo da lei promosso puo' ''riconciliare crescita, ecologia e sociale''. Oltre alla riduzione del nucleare, il progetto legislativo prevede anche di tagliare di meta' i consumi energetici dei francesi nel 2050 rispetto al 2012. Fissa un obiettivo intermedio con una riduzione di consumi del 20% nel 2030, in linea con le aspirazioni di Bruxelles. La Francia è il secondo produttore mondiale di energia nucleare, con un 'parco' di 58 reattori ripartiti su 19 centrali. Paradosso della storia, il voto dei deputati e' arrivato nel giorno dell'apertura, vicini Parigi, del primo salone mondiale del nucleare, il "World Nuclear Exhibition". Mentre giovedi' scorso la Francia ha firmato un accordo di cooperazione sul nucleare civile con il Sudafrica.

(ANSA).

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