24/10/14

Discariche, procedono le inchieste e a Borgo Montello arriva la Commissione parlamentare rifiuti


Le due diverse inchieste della Procura di Latina che vedono nel mirino degli inquirenti le società che gestiscono le due discariche di Borgo Montello vanno avanti di pari passo.

Per la Ind.eco sono iniziati i primi interrogatori e i sei manager, finiti in manette, hanno ottenuto gli arresti domiciliari. L’accusa è di peculato per aver sottratto 34 milioni di euro, fondi che dovevano essere accantonati per gestire il post mortem della discarica, che sarebbero stati trasferiti in Lussemburgo. Addirittura secondo gli inquirenti gli accusati avrebbero inventato una finta emergenza rifiuti per ampliare la capacità della discarica e di conseguenza guadagnare più soldi. Ampliamento che la Regione Lazio ha approvato senza sospettare di nulla commenttendo “una clamorosa svista” secondo i pm.

Peculato è anche l’accusa mossa contro i dirigenti Ecoambiente, società partecipata per il 51% dal Comune di Latina che gestisce la seconda discarica di Borgo Montello. Anche in questo caso si indaga su come sono stati utilizzati i fondi post mortem, che l’ad Lombardi ha assicurato che sono in regola. Ma il sostituto procuratore, Luigia Spinelli, si sta concentrando anche sulla gestione dei benefit aziendali, le cifre destinate ai Comuni e alla Regione in base a quante tonnellate di rifiuti vengono conferiti nella discarica, e sulle tariffe applicate ai conferenti.
Intanto la Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo rifiuti si è recata a Borgo Montello per un sopralluogo su entrambe le discariche. La Commissione, per avere una visione d’insieme della questione, ha già ascoltato il Presidente dell’authority anti corruzione Raffaele Cantone e il capo della Squadra Mobile di Latina, Tommaso Niglio.

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