"Appare necessario sopprimere
l'articolo 36" dal collegato ambientale, "che autorizza il ministero
dell'Economia a costituire, per il tramite di Cassa depositi e prestiti,
il Fondo italiano investimenti green communities SGR Spa, posto che, da
un lato, l'onere che ne consegue, quantificabile tra i 200 e i 490
milioni di euro, non è puntualmente riferito ad una o più annualità,
dall'altro, la relativa copertura è posta genericamente a carico delle
risorse disponibili sul quadro di programmazione Ue 2014-2020, ed è
previsto un obbligo in capo a Cassa depositi e prestiti di partecipare
al predetto fondo, in contrasto con la sua classificazione all'esterno
del perimetro della pubblica amministrazione".
È quanto prevede una
delle condizioni del parere favorevole della commissione Bilancio della
Camera al collegato ambientale, attualmente all'esame della commissione
Ambiente. La norma era stata inserita nel provvedimento da un
emendamento dei relatori,
Enrico Borghi ed
Alessandro Bratti del Pd, ed
era già finita nel mirino della commissione Finanze.
Lo stesso Borghi
aveva infatti avanzato l'ipotesi di stralciare la norma dal testo per
inserire nello Sblocca Italia, attraverso un emendamento, un
allargamento delle competenze di Cdp al campo della green economy.
(Public Policy)
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