Due aziende biologiche su tre in Emilia-Romagna operano in collina e montagna.
E' quanto emerge dalle elaborazioni Istat della Coldiretti regionale alla vigilia del Sana, il salone del biologico e del naturale che si apre domani a Bologna. Il 65,7% delle circa 3.000 aziende agricole biologiche regionali, calcola l'associazione, opera in zone svantaggiate di collina e montagna "dove, grazie all'uso di tecniche agricole biologiche, danno un contributo importante per la salvaguardia dell'ambiente e la difesa del suolo". Se la scelta della qualità e delle produzioni tipiche contribuisce dunque a valorizzare sotto vari aspetti il territorio, il contributo del biologico alla permanenza delle imprese agricole in collina e montagna è preso in considerazione dai dati di Coldiretti giovani impresa regionale. Secondo i quali il 30% delle imprese bio e' condotto da giovani al di sotto dei 40 anni, e ben il 50% delle aziende bio ha almeno un giovane all'interno del nucleo familiare. "L'accresciuto interesse per i prodotti biologici commenta Coldiretti in una nota è anche frutto della decisa svolta dei consumi e della produzione, che a seguito del ripetersi di scandali alimentari (dalla mucca pazza alla mozzarella blu) hanno spinto consumatori e produttori ad orientarsi verso prodotti maggiormente sostenibili e di qualità".
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