Ottima la scelta di eleggere Alessandro Bratti Presidente della Commissione bicamerale di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti.
Data la qualità e la competenza del collega Bratti, la sua elezione può dare immediata operatività a uno strumento importante per accrescere il contrasto dell'illegalità e dell'ecomafia. Un fenomeno che non conosce crisi, che secondo il dossier Ecomafia di Legambiente coinvolge oltre 321 clan nel Paese e che con il solo traffico illegale di rifiuti speciali guadagna oltre 3 miliardi di euro. Contro le ecomafie, in tutto il Paese, bisogna condurre una lotta senza quartiere e non bisogna abbassare la guardia. Proprio per questo è ora indispensabile che il Parlamento approvi in via definitiva e in tempi rapidi anche la legge che introduce i reati contro l'ambiente nel nostro codice penale, legge che ha già ricevuto a larghissima maggioranza il via libera della Camera e che è all'esame del Senato. Altrettanto importante anche l'approvazione della legge sulle Agenzie ambientali, che ha lo scopo di rafforzare e rendere trasparenti i controlli ambientali nel Paese, passata a larga maggioranza alla Camera e ora al vaglio del Senato. Due iniziative sulle quale mi sono attivato sin dall'inizio della Legislatura depositando le rispettive proposte di legge, e che nascono da un'azione condivisa anche dalle opposizioni", lo afferma Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, commentando l'elezione di Alessandro Bratti presidente della cosiddetta Commissione Ecomafie.
(9Colonne)
Nessun commento:
Posta un commento