03/09/14

Collegato ambiente, no al petrolio sì a rinnovabili: ecco le 'Oil free zone'cosa prevede l'emendamento presentato dai relatori

Delle "Oil free zone", delle aree territoriali nel quale viene prevista e attuata una "progressiva sostituzione del petrolio e dei suoi derivati con energie da fonti rinnovabili", per "promuovere su base sperimentale e sussidiaria la progressiva fuoriuscita dall'economia basata sul ciclo del carbonio, e di raggiungere gli standard europei in materia di sostenibilità ambientale".

Lo prevede, in sintesi, un emendamento dei relatori, Alessandro Bratti ed Enrico Borghi del Pd, al ddl collegato ambientale attualmente in corso di esame nella commissione Ambiente della Camera. L'emendamento di cui Public Policy è in possesso chiarisce che la progressiva sostituzione del petrolio e dei suoi derivati nelle Oil free zone dovrà avvenire "entro un determinato arco temporale e sulla scorsa di specifico atto di indirizzo adottato dai Comuni del territorio di riferimento". "La costituzione di tali aree viene promossa dai Comuni interessati, per il tramite delle Unioni di Comuni e delle Unioni di Comuni montani di riferimento si legge nell'emendamento. In tali aree si avviano sperimentazioni, realizzazione di prototipi e implementazione sul piano industriale di nuove ipotesi di utilizzo dei beni comuni, con particolare riguardo a quelli provenienti dalle zone montane, attraverso prospetti di valutazione del valore delle risorse presenti sul territorio".
Nell'ambito delle proprie legislazioni di settore, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano dispongono le modalità di organizzazione delle "aree oil free zone", con particolare riguardo agli aspetti connessi con l'innovazione tecnologica applicata alla produzione di energie rinnovabili a basso impatto ambientale, alla ricerca di soluzioni eco-compatibili e alla costruzione di sistemi sostenibili di produzione energetica e di uso dell'energia. "Le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano si legge infine possono assicurare specifiche linee di sostegno finanziario alle attività di ricerca, sperimentazione e implementazione delle attività produttive connesse con l'indipendenza dei cicli produttivi del petrolio e dei suoi derivati, con particolare attenzione all'impiego equilibrato dei beni comuni e collettivi del territorio di riferimento".

(Public Policy)

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