Delle "Oil free zone", delle aree territoriali nel quale
viene prevista e attuata una "progressiva sostituzione del petrolio e
dei suoi derivati con energie da fonti rinnovabili", per "promuovere su
base sperimentale e sussidiaria la progressiva fuoriuscita dall'economia
basata sul ciclo del carbonio, e di raggiungere gli standard europei in
materia di sostenibilità ambientale".
Lo prevede, in sintesi, un
emendamento dei relatori, Alessandro Bratti ed Enrico Borghi del Pd, al
ddl collegato ambientale attualmente in corso di esame nella commissione
Ambiente della Camera. L'emendamento di cui Public Policy è in
possesso chiarisce che la progressiva sostituzione del petrolio e dei
suoi derivati nelle Oil free zone dovrà avvenire "entro un determinato
arco temporale e sulla scorsa di specifico atto di indirizzo adottato
dai Comuni del territorio di riferimento". "La costituzione di tali aree
viene promossa dai Comuni interessati, per il tramite delle Unioni di
Comuni e delle Unioni di Comuni montani di riferimento si legge
nell'emendamento. In tali aree si avviano sperimentazioni,
realizzazione di prototipi e implementazione sul piano industriale di
nuove ipotesi di utilizzo dei beni comuni, con particolare riguardo a
quelli provenienti dalle zone montane, attraverso prospetti di
valutazione del valore delle risorse presenti sul territorio".
Nell'ambito delle proprie legislazioni di settore, le Regioni e le
Province Autonome di Trento e di Bolzano dispongono le modalità di
organizzazione delle "aree oil free zone", con particolare riguardo agli
aspetti connessi con l'innovazione tecnologica applicata alla
produzione di energie rinnovabili a basso impatto ambientale, alla
ricerca di soluzioni eco-compatibili e alla costruzione di sistemi
sostenibili di produzione energetica e di uso dell'energia. "Le Regioni e
le Province autonome di Trento e di Bolzano si legge infine possono
assicurare specifiche linee di sostegno finanziario alle attività di
ricerca, sperimentazione e implementazione delle attività produttive
connesse con l'indipendenza dei cicli produttivi del petrolio e dei suoi
derivati, con particolare attenzione all'impiego equilibrato dei beni
comuni e collettivi del territorio di riferimento".
(Public Policy)
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