10/08/14

Trivellazioni petrolifere: ecco tutti gli impegni del governo. Soprattutto nel Mediterraneo


Massima attenzione da parte del governo sulle trivellazioni petrolifere nel nostro territorio, in particolare nel mar Mediterraneo.

E' questo l'impegno che si è assunto il governo approvando, nelle commissioni Ambiente e Attività produttive di Montecitorio, il testo unificato della mozione, firmata da alcuni deputai del Pd, Sel e M5S, che chiede all'esecutivo di definire regole comuni in materia di autorizzazioni per nuove attività di prospezione e coltivazione di giacimenti petroliferi per i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo.

Con la mozione i parlamentari hanno sottoposto all'attenzione dell'esecutivo la necessità di promuovere durante il semestre di presidenza Italiana del Consiglio dell'Unione europea tutte le iniziative necessarie per definire a livello europeo e dell'intero bacino del Mar Mediterraneo una disciplina comune delle attività estrattive e di esplorazione in mare.
Il governo sarà anche chiamato a valutare le linee di base delle acque territoriali lungo l'intero perimetro costiero nazionale in modo da vietare entro le 12 miglia ogni attività di ricerca, di prospezione nonché di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi in mare e a non mettere a rischio lo stato di salute dei parchi costieri e delle aree marine protette.

Dovrà anche essere prevista la sospensione delle attività in zone di elevato rischio sismico, vulcanico, tettonico, così come indicato da indagini scientifiche effettuate dagli enti di ricerca INGV, ISPRA e CNR, nonché a prevedere il blocco del rilascio di autorizzazioni in zone di particolare ripopolamento ittico.

Le procedure di valutazione di impatto ambientale dovranno inoltre essere affiancate da una accurata analisi dei costi e benefici in relazione alle future eventuali attività esplorative e di coltivazione da autorizzare in zone di pregio turistico ed economico, con particolare riguardo agli eventuali impatti negativi che queste attività possono avere sull'economia dei territori coinvolti nei diversi settori produttivi.

La risoluzione impegna inoltre il governo ad assumere ogni iniziativa, anche normativa, volta a prevedere il divieto della tecnica della fratturazione idraulica nel territorio italiano e a prevedere che gli impianti di ricerca, sviluppo e coltivazione di idrocarburi siano sottoposti a controllo annuale da parte della autorità competenti con i costi di verifica a carico delle società concessionarie.   

E infine. Il governo è chiamato a mettere a punto ogni provvedimento anche di natura strategica per promuovere ulteriormente lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili e dell'efficienza energetica in modo da accelerare in modo significativo la progressiva emancipazione dalle fonti fossili.   

Clicca qui per scaricare il bollettino con il resoconto della discussione della mozione nelle commissioni.

di Rosamaria Freda

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