28/08/14

L’offerta della Bassa: all’Expo con enogastronomia, cultura e ambiente


Gli amministratori locali: «Tante occasioni per valorizzare i musei e il paesaggio» Pacchetti turistici “condivisi” anche con l’area Matildica  BORETTO. Pubblico e privato a braccetto per fare del Po il fiore all’occhiello della provincia reggiana in vista dell’Expo del prossimo anno. Non può che essere questa la ricetta che porta al rilancio del Grande fiume, al quale si presenta un'irripetibile occasione alla quale è chiamato a farsi trovare con addosso il vestito della festa.

Al di là degli annosi problemi che lo assillano dal punto di vista ambientale e della crisi del trasporto commerciale, questa volta il Po ha la possibilità di giocarsi la partita sul piano turistico in quanto a Milano scenderanno migliaia di potenziali clienti per i quali può costituire un'interessante attrattiva.

Lo sa bene Zelindo Catellani, presidente di Infrastrutture Fluviali, società che si occupa della gestione del porto turistico di Boretto e degli attracchi di Guastalla e Luzzara e che da qualche tempo sta ragionando proprio in ottica Expo.

«Vogliamo farci trovare pronti – spiega Catellani – e per questo stiamo lavorando per mettere a sistema i tre musei borettesi (quello della bonifica, quello della navigazione interna e quello dei pontieri) creando una rete di giovani informatori turistici che poi potranno essere messi a disposizione degli altri comuni rivieraschi. Ai tre musei sono stati affidati dieci ragazzi del paese che ogni domenica, a turno, sono a disposizione dei turisti per fornire informazioni e illustrare le caratteristiche dei musei.
Il secondo passo è stato quello di rendere questi ragazzi protagonisti, insieme ad altri venti provenienti da Brescello, Gualtieri, Guastalla e Luzzara, di un corso di formazione». Musei, ma non solo: in vista del 2015 Infrastrutture Fluviali potrà fornire ai turisti delle biciclette per visitare le due piste ciclabili (una interna e una in riva al fiume) e, ovviamente, fiore all’occhiello sarà ancora la motonave Padus, che già da anni imbarca centinaia di turisti delle gite nelle località fluviali di maggiore interesse.

«Crediamo che queste offerte – conclude Catellani – possano rientrare in un pacchetto di due o tre giorni dedicato a chi si vuole visitare le nostre terre e toccare con mano la bellezza e la cultura dei nostri posti. Le potenzialità dei comuni rivieraschi sono molte, insieme si può creare un sistema davvero competitivo».

Anche la politica sta guardando al futuro. L’Unione dei Comuni Bassa Reggiana è in prima fila per dettare le priorità in vista dell’Expo. Il presidente Giammaria Manghi ha preso parte ad alcuni tavoli regionali e la giunta ha già affrontato il tema, con l’obiettivo di dare delle priorità su cosa mettere in campo, in ambito turistico-culturale, di fronte all'importante avvenimento. Senza dubbio, il fiume Po (che in ottica Expo è stato individuato come uno dei punti cardine della nostra provincia, insieme all’agroalimentare e a Matilde di Canossa, della quale nel 2015 ricorrerà il 900.mo anniversario della morte) è al centro della proposta che verrà passata in Regione.

«La nostra idea spiega Roberto Angeli, sindaco di Reggiolo e delegato al turismo per l'Unione – è quello di partire da eventi consolidati (kermesse come “Piante e animali perduti” a Guastalla, o la fiera della zucca a Reggiolo, ad esempio) intorno ai quali sviluppare una rete di offerte e pacchetti. In questo senso sarà fondamentale, nelle prossime settimane, creare un tavolo di coordinamento turistico di tutti e otto i Comuni della nostra Unione. Solo facendo squadra, infatti, possiamo pensare di imbastire una proposta abbastanza ricca da poter essere presa in considerazione».

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