Chioggia. Intervista a Barbara Penzo, assessore al posto di Silvia Vianello: sono un vulcano di idee
Nuovi
progetti per l’ambiente, attenzione per la sicurezza e valorizzazione
delle pari opportunità. Il nuovo assessore Barbara Penzo sta scaldando i
motori con un mese di rodaggio, ma da settembre è pronta a entrare nel
vivo dell’incarico con nuove idee. 44 anni, due figli (una ragazzina di
14 anni, un bambino di 6), educatore professionale, da 20 anni in
servizio nel Comune di Venezia. Non ha la tessera, ma è sempre stata
“vicina” al Pd che l’ha scelta come assessore esterno per sostituire
Silvia Vianello.
Com’è stato il primo impatto con i colleghi e con la macchina comunale?«Di
vista conoscevo tutta la giunta, alcuni assessori anche personalmente.
Ho ricevuto un’accoglienza calorosa da tutti e grande disponibilità dai
colleghi del Pd. Ho una buona conoscenza della macchina comunale grazie
al lavoro che faccio da 20 anni, meno familiarità invece con il
“linguaggio” politico, ma conto di imparare presto».
Da dove è partita?
«Ho
l’incarico da 15 giorni. Sto studiando molto per capire lo stato delle
cose in tutti i settori (ambiente, servizi demografici, pari opportunità, Urp, innovazione e informatizzazione, polizia locale) e partire col piede giusto. Ho incontrato Silvia per partire da dove lei ha lasciato, i dirigenti dei settori di cui ho le deleghe e la presidente della Consulta per le pari opportunità. Sto approfittando dei giorni di ferie dal lavoro a Venezia per stare in ufficio a Chioggia il più possibile e visionare i progetti in itinere».
Già qualche idea?
«Ne ho moltissime, sono un vulcano, ma è prematuro parlarne perché voglio confrontarmi bene con i dirigenti quando rientreranno dalle ferie. Sono felicissima di avere le pari opportunità, ambito nel quale mi sento preparata e nella Consulta ho trovato un’ottima sponda. Mi dedicherò anima e corpo all’ambiente perché credo che Chioggia abbia moltissimo da dire e poi attenzione alla polizia locale e alla sicurezza».
Lei non è iscritta al Pd, molti si sono chiesti come mai il partito abbia pensato a lei.
«Il lavoro mi ha portato fuori città, ma leggo i quotidiani tutti i giorni e ho sempre seguito le vicende locali. Sono sempre stata vicina al Pd pur non essendo iscritta. Negli ultimi anni il volontariato mi ha portato a incrociare alcuni assessori. Forse è piaciuto il fatto che quando prendo un impegno mi spendo al 200%».(e.b.a.)
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