Tragedia sfiorata ieri sera a tarda ora all'Ilva di Taranto.
Nella
zona dell'Acciaieria 1, per cause ancora in fase di accertamento, è
deragliato, rovesciandosi, un carro siluro. Il mezzo trasportava circa
200 tonnellate di ghisa liquida ad altissima temperatura, destinate a
essere trasformate in acciaio. Non ci sono stati danni alle persone
presenti sul posto ma solo agli impianti. Bloccata l'attivita'
dell'Acciaieria 1 e anche, di conseguenza, dell'altoforno 4.
"Accerteremo con l'Ilva stamattina come sono andate le cose
all'Acciaieria 1. Da quello che sappiamo, il carro siluro che è
deragliato ha trovato il binario ostruito da altri carri e di qui
l'incidente". E' questa la ricostruzione che fa dell'accaduto Cosimo
Panarelli, segretario della Fim Cisl di Taranto. "Per fortuna che non è
accaduto nulla di grave soprattutto agli operai e a quanti erano sul
posto di lavoro se consideriamo che il mezzo trasportava ben 200
tonnellate di ghisa", aggiunge Panarelli.
Secondo la versione fornita dal sindacalista, sullo stesso binario sarebbero stati presenti in quel momento altri due carri siluro, detti così per la loro forma allungata. Veri e propri convogli ferroviari che trasportano la ghisa dagli altiforni, da dove viene colata, alle acciaierie, dove viene appunto trasformata in acciaio. "Il carro siluro funziona come un vero e proprio carro ferroviario, ha il locomotore e viene manovrato dall'addetto spiega Panarelli se, come pare, il binario era ostruito bisogna ora capire perchè il carro siluro pieno di ghisa non è stato fermato in attesa che il percorso venisse liberato. Bisogna capire cosa ha determinato la collisione. La ghisa, una volta fuoriuscita, è finita per terra, sui binari, e questo ha determinato l'inagibilità di tutta la zona. In nottata, poi, è stato fermato l'altoforno 4 la cui produzione di ghisa aggiunge Panarelli non poteva più essere mandata in acciaieria per la relativa trasformazione essendoci appunto un blocco". Blocco che, secondo il sindacalista, persiste ancora "non essendo possibile ripristinare la piena funzionalità in poche ore". Prima dell'incidente in Acciaieria 1, all'Ilva c'era stato un altro incidente ma di natura diversa: delle emissioni dal Treno nastri 1. Era scattato quindi l'allarme e la comunicazione di quanto avvenuto alle autorità competenti tra cui Comune e Prefettura di Taranto e Arpa Puglia. L'azienda ha però precisato, relativamente a quest'episodio, che non ci sono state conseguenze nè per gli operatori, nè per l'ambiente.
(AGI)
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