27/08/14

Emilia-R. Bonaccini: le primarie non diventeranno una guerra

 'Stimo nomi in campo, ne serviva uno che allargasse: ci provo io'

Le primarie in Emilia-Romagna "non saranno una guerra. La mia non è una candidatura contro nessuno assicura il segretario regionale uscente Stefano Bonaccini perchè i nomi in campo sono tutte persone che stimo tantissimo, con qualità pari alle mie. Ma ho colto che c'era davvero l'esigenza di una candidatura che allargasse, per guardare avanti e non al passato". L'annuncio arriva a margine dell'inaugurazione della Festa nazionale dell'Unità, questo pomeriggio a Bologna.Bonaccini spera che il suo nome "possa unire" di più degli altri candidati in campo. "Con Richetti non sarà mai una guerra assicura ma credo di poter allargare di piu' il campo. Non mi candido per chiedere ad altri di ritirarsi, sono in campo per rispondere a un tam tam clamoroso". Ma con Richetti la sfida è aperta. "Mi pare complicato che un deputato, ex presidente dell'Assemblea legislativa e consigliere regionale per 10 anni sia il rottamatore sferza Bonaccini e io, segretario regionale per cinque anni e al fianco di Renzi, sia il candidato dell'apparato". Bonaccini conferma di aver sperato in una "convergenza ampia" su un nome, ma "senza impedire le primarie". E alle critiche di Daniele Manca replica: "La soluzione unitaria si trova se le persone danno il loro appoggio. Se si candidano lo stesso, vuol dire che non è possibile". La candidatura di Bonaccini arriva anche dopo lunghe consultazioni col premier Matteo Renzi. "Ma non voglio tirarlo in mezzo precisa Bonaccini ha sempre lasciato grande autonomia".

Per candidarsi in Emilia-Romagna, Bonaccini rinuncerà al suo ruolo in segreteria nazionale del Pd. "Sono grato a Renzi per la proposta che mi ha fatto, non so neanche se ho le qualità per rispondere", afferma Bonaccini, che avrebbe dovuto assumere l'incarico di responsabile organizzativo del partito e che resterà responsabile Enti locali "finchè non ci sarà la nuova segreteria".

(DIRE)

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