03/08/14

Bologna capitale della mobilità sostenibile. Al via il progetto City Logistic del Caab

A Bologna, a settembre 2014, partirà la fase di sperimentazione industriale dello progetto City Logistic che prevede lo spostamento su mezzi elettrici del trasporto merci dal Centro Agroalimentare di Bologna (Caab) verso le aree metropolitane, comprese quelle Ztl.
Verranno usati quattro furgoni elettrici che utilizzeranno l'energia prodotta dall'impianto fotovoltaico presente sul Caab, ovvero il tetto più grande dell'Europa, nel quale sono disposti circa 43.750 pannelli solari su una superficie di circa 100.000mq.
Realizzato da Unendo Energia, l'impianto è stato progettato per alimentare le attività interne al centro estese su una superficie di 56 ettari, dove la movimentazione merci raggiunge le 20.000 tonnellate al mese, con import da 64 Paesi per 1500 ingressi giornalieri rivolti a 19 Aziende grossiste e 290 piccole aziende locate al Caab. Solo nel primo anno di funzionamento, l'impianto fotovoltaico ha prodotto 2 milioni e 900 kWh evitando emissioni pari a quelle di 650 auto che in un anno percorrono 15.000 km.

"Com'è noto ha sottolineato il presidente del Caab Andrea Segrè sarà proprio l'impianto fotovoltaico del Caaba garantire la fruibilità sostenibile negli 80.000mq delle aree espositive di FICO Eataly World e gli spostamenti su mezzi elettrici nell'area metropolitana, dalla sede di FICO al centro storico".

"Se il primo step prevedeva che l'orto-frutta del Caab potesse raggiungere il centro città con i mezzi elettrici in modo da abbattere l'inquinamento del centro di Bologna anche quello acustico adesso è il momento di passare alla seconda fase di City Logistic, proponendoci un coinvolgimento diretto a livello dei cittadini, in raccordo con le Comunità Solari Locali dell'area metropolitana. L'expertise che stiamo sviluppando e testando a Bologna si conferma all'avanguardia sul piano nazionale e internazionale, sostenibile è la parola chiave delle iniziative che in città si incrociano e si intensificheranno anche in prospettiva della realizzazione di FICO Eataly World" ha aggiunto Segrè.

Ma la vocazione di Bologna per la mobilità sostenibile non finisce qui. Sempre a partire dal prossimo mese di settembre, i furgoni elettrici glass van verranno affiancati da un ulteriore progetto innnovativo per la mobilità con biciclette elettriche "a pedalata assistita". L'iniziativa è resa possibile grazie all'elaborazione di un prototipo di nuova concezione, risultato della ricerca del coordinamento MovingSun, formatosi nell'ambito del progetto City Logistic per l'elaborazione e lo sviluppo di progetti di logistica sostenibile. MovingSun sigla la collaborazione fra Caab Unendo Energia, Technovo e Ferst insieme al Dipartimento di Chimica Industriale dell'Università di Bologna e a Proteco, Mecaprom e Logital.

Il sistema di ricarica sviluppato a Bologna è il primo prototipo di un vero e proprio "distributore" batterie per biciclette e realizza il concetto di "Swap & Go", ovvero la modalità di scambio veloce che consente da un lato di aumentare l'autonomia nell'uso dei mezzi elettrici e dall'altro di utilizzare le batterie per immagazzinare l'energia fotovoltaica nel momento in cui questa viene prodotta, migliorando così l'efficienza del sistema integrato "Smart Mobility - Smart Energy".

"Questo progetto è ambizioso, ma noi crediamo profondamente nei suoi sviluppi e nelle sue potenzialità. Unendo Energia lavora guardando sempre al futuro e cercando di dare soluzioni "green" alla vita lavorativa. Il CAAB di Bologna dovrà essere d'esempio a molte altre realtà, infatti, è il più grande impianto fotovoltaico su tetto realizzato in Europa e deve essere motivo d'orgoglio per il nostro Paese, soprattutto in vista dell' Expo Milano 2015. CAAB Logist City dovrà diventare il modello per il trasporto merci nazionale" ha detto Giuseppe Pirola, presidente di Unendo Energia.

"Con l'avvio delle prime sperimentazioni il team di Progetto, oltre a organizzare i servizi e raccogliere i risultati, avvierà il Centro operativo MovingSun e la piattaforma di controllo terra-bordo-terra che consentirà di governare le missioni dei mezzi, sia le biciclette che i veicoli per il trasporto delle merci. Partirà poi la seconda fase che consiste nel progettare un set di soluzioni tecnologiche, di taglia modulare, per le infrastrutture urbane (hub)" ha aggiunto Alessandro Rossi, Ceo Technovo, a nome delle aziende riunite ne progetto del Piano Strategico Metropolitano.

"Queste infrastrutture, costituite da impianto fotovoltaico e da sistemi di scambio o ricarica veloce delle batterie, saranno collocate in punti strategici delle aree urbane quali le stazioni FER, centri commerciali, strutture private, aree attrezzate. Il team non si limiterà agli aspetti tecnici ma avrà anche il compito di sviluppare nuovi modelli di servizio economicamente sostenibili coinvolgendo tutti i soggetti interessati. Dalle società fornitrici dei mezzi, alle cooperative, agli Enti e ai soggetti privati che vogliono muoversi in elettrico. Tutto con lo spirito di partnership pubblico privato auspicato dal PSM" ha concluso Rossi.

di Rosamaria Freda

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