Per uscire dalla cirsi di sistema in Europa bisogna puntare sulla
green economy, su "4 settori chiave quali rinnovabili, efficenza
energetica degli edifici, trasporti sostenibili e gestione della Rete
Natura 2000, ovvero dei servizi ecosistemici forniti dai sistemi
naturali".
La sollecitazione arriva dal Wwf in occasione della riunione informale dei ministri Ue del Lavoro e
dell'Ambiente
che si svolge oggi a Milano. Ai ministri gli ambientalisti chiedono
anche di fermare "i sussidi dannosi per l'ambiente, di rivedere la
politica fiscale e di dare valore al capitale naturale".
"L'attuale
crisi di sistema in Europa richiede inoltre l'eliminazione dei sussidi
dannosi per l'ambiente (in particolare nei settori dei trasporti,
dell'energia e dell'agricoltura) e il passaggio da una tassazione sul
lavoro ad una tassazione ambientale selettiva sui consumi (basata
sull'uso efficiente delle risorse) e che penalizzi le attività e i
prodotti inquinanti" è la ricetta che il Wwf propone nel suo Position
Paper che contiene le richieste alla Presidenza del Consiglio della
Unione Europea, insieme a "coerenti e decise scelte sul pacchetto clima ed energia al 2030".
Nel giorno in cui si svolge la riunione informale congiunta dei ministri del lavoro e dell'ambiente a Milano su "Green Growth and employment", il Wwf ricorda come "investire nei settori verdi porti ad
una triplicazione della crescita occupazionale per ogni euro investito (320%)", stando allo studio "Occupazione verde per il futuro" condotto dalla società di ricerca GHK Consulting. Nel Position Paper del Wwf si chiede inoltre al Governo italiano di puntare nell'ambito della Strategia Europa 2020 (in revisione proprio nel semestre italiano) ad un target di efficienza nell'uso delle risorse minimo del 3% (oggi è del 2%) e a politiche che consentano di conseguire pienamente gli
obiettivi ambientali con misure concrete.
(Adnkronos)
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