La decisione, contenuta nella relazione del segretario regionale del Pd, Stefano Bonaccini, è stata votata all'unanimità nel corso della riunione della direzione regionale del Pd che si è svolta in mattinata a Bologna e terminata poco fa dopo alcune ore di dibattito (i lavori erano iniziati alle 10).E' stato deciso anche il rinvio del congresso regionale del Pd previsto peri l prossimo autunno (le primarie erano fissate per il prossimo 5 ottobre) che, dunque, slitterà a dopo il voto (non c'è ancora una data). Presenti in direzione un centinaio di membri dei 150 aventi diritto (non c'era Vasco Errani, cui e' andato un lungo applauso) la discussione si è incentrata sulle primarie di coalizione, ancora da costruire, viste con favore da molti dei presenti fra cui il segretario bolognese del Pd, Raffaele Donini, che ha anche ipotizzato come termine possibile per le primarie entro la prima metà di settembre. Per partecipare alle primarie del Pd, due le possibilità. Il 35% delle firme dei componenti dell'assemblea del Pd (220 il totale, quindi circa 75), oppure la raccolta del 20% delle firme degli iscritti regionali: nel 2013 i tesserati erano circa 95 mila, quindi sono necessarie circa 20 mila firme. Resta aperta anche la possibilita' di un candidato unitario, un nome forte in grado di convogliare su di se' la maggioranza dei consensi.
(AGI)
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