A darne notizia il Governo francese lo scorso 26 giugno, dopo che la commissione per lo Sviluppo sostenibile dell'Assemblea nazionale ha deciso di accogliere l'emendamento depositato dalla ministra dell’Ambiente Ségolène Royal
Al di là delle Alpi la decisione è stata accolta come una «buona notizia» da parte delle associazioni ambientaliste. Oltre a sperare in un rafforzamento del consumo responsabile, Ségolène Royal è certa che la nuova legge porterà nuovi posti di lavoro nella filiera dei sacchetti biodegradabili, con lo sviluppo delle aziende produttrici che si inserirebbero in un mercato che attualmente conta circa 10 miliardi di sacchetti di plastica importati dall'Asia. L’associazione France Nature Environnement ha tuttavia messo in guardia dalla probabile risposta degli industriali del settore plastica che potrebbero cercare di “annacquare” il provvedimento. «Crediamo che l’opinione pubblica sia pronta a questa scelta», ha spiegato Benoît Hartmann, portavoce dell’organizzazione ecologista. Ad oggi, in Francia, grazie ad una convenzione volontaria, il numero di buste di plastica distribuite nei grandi supermercati è passato dai 10,5 miliardi del 2002 ai 700 milioni del 2011. (Ecodallecittà)
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