Cambia
giudice, rinviata udienza. Ministero Salute parte civile
Rinviata al prossimo 18 novembre la prima udienza del
processo sugli effetti provocati dalla mega discarica di rifiuti tossici a
Bussi sul Tirino (Pescara), dinanzi al Gup del Tribunale di Pescara. Il
procedimento aperto a Pescara, bis rispetto all'altro che si svolge a
Chieti, vede imputati i vertici Ato-Aca e Asl di Pescara per
distribuzione di acqua contaminata. Secondo una relazione dell'Istituto
Superiore di Sanità "l'acqua contaminata è stata distribuita in un
vasto territorio e a circa 700mila persone".La mancanza del giudice
titolare Maria Carla Sacco ha portato al rinvio con il procedimento che
passerà nelle mani del giudice Maria Michela Di Fine. E dall'avvocato
che sostituiva e rappresentava questa mattina l'Avvocatura dello Stato,
Lino Sciambra, l'annuncio che "anche il ministero della Salute si
costituirà parte civile, aggiungendosi al ministero dell' Ambiente".
All'esterno del Tribunale volantinaggio degli esponenti del Forum
Abruzzese dell'Acqua e striscioni. Su uno la scritta: "Giustizia per
l'acqua e l'Abruzzo". "Ci dovremo ricostituire parte civile in quanto ha detto il legale del Wwf Abruzzo, Tommaso Navarra lo snodo
processuale è nuovo e dunque si ripartirà daccapo. Il rinvio riguarda
un problema procedurale perchè manca il giudice titolare. Siamo ancora
in udienza preliminare. Chiediamo una sollecita definizione di questa
che è una fase solo preliminare. Siamo solo in udienza preliminare".
Cinque gli imputati: Giorgio D'Ambrosio (ex presidente Ato), Bruno
Catena (ex presidente Aca), Bartolomeo Di Giovanni (direttore generale
Aca), Lorenzo Livello (direttore tecnico Aca) e dell'ex responsabile
Sian della Asl, Roberto Rongione. Nel primo processo, che riprenderà il
19 settembre prossimo davanti alla Corte d'Assise di Chieti, sono
imputate invece 19 persone, a vario titolo legate al colosso chimico
Montedison-Ausimont, imputate di avvelenamento delle acque e disastro.
(ANSA)
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