Fino al 30 settembre mezzi schierati in sette basi su
tutto il territorio nazionale
Il 18 giugno scorso è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il comunicato della Presidenza del Consiglio dei Ministri relativo alle attività anticendio boschivo 2014, che individua i tempi di svolgimento e le raccomandazioni per un efficace contrasto agli incendi boschivi. Come nel 2013, anche quest'anno si pone l'accento sull'importanza della diffusione della cultura di protezione civile e delle campagne di sensibilizzazione, e dell'attività di prevenzione e monitoraggio del territorio che consentono di mettere in atto un tempestivo e più efficace intervento. In questo senso - si legge nelle raccomandazioni - l'attività deve essere fondata principalmente sull'intervento di squadre di spegnimento da terra che sono indispensabili e determinanti nella lotta attiva. L'intervento del mezzo aereo quindi, deve essere considerato una misura complementare per le situazioni più gravi e di difficile gestione.
'Il Presidente del Consiglio si legge sul sito della Protezione civile auspica inoltre che anche quest'anno si prosegua con una sinergica attività di sorveglianza del territorio e di avvistamento che coinvolga risorse regionali e statali, anche attraverso specifici accordi formalizzati a livello territoriale, come quelli tra Regioni confinanti''. Per quanto riguarda la prevenzione, viene richiamata l'attenzione ''sul necessario incremento del monitoraggio del territorio e delle azioni di prevenzione e coordinamento tra i settori che si occupano di contrasto agli incendi e quelli che hanno responsabilità in materia di protezione civile. In particolare, si raccomanda il coinvolgimento dei Centri Funzionali Decentrati multi rischio per assicurare, oltre all'attività di monitoraggio e sorveglianza delle condizioni meteo, anche l'attività di previsione, attraverso la predisposizione di uno specifico bollettino incendi''. Inoltre, si raccomanda alle Regioni e alle Province autonome di supportare le amministrazioni comunali nelle attività di prevenzione indiretta, tra cui sono prioritari l'istituzione e l'aggiornamento del catasto dei suoli percorsi dal fuoco.
Accanto alle azioni operative e di coordinamento, ''riveste grande importanza la promozione di iniziative volte alla diffusione della cultura di protezione civile tra i cittadini con il coinvolgimento di amministrazioni comunali ed enti locali. L'obiettivo viene sottolineato è diffondere le corrette norme di comportamento per salvaguardare l'ambiente e ridurre il rischio incendi''. Il provvedimento ribadisce poi il ruolo chiave dell'attività di pianificazione, e sollecita la revisione del Piano regionale per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi. Il tutto in raccordo con i piani per i parchi e le riserve naturali dello Stato predisposti dal ministero dell'Ambiente. Le raccomandazioni sollecitano, inoltre, ''la definizione di specifiche intese tra Regioni e Province Autonome per una rapida ed efficace cooperazione e condivisione di uomini e mezzi, con particolare riguardo al mondo del volontariato''.
Lo schieramento della flotta aerea antincendi viene stabilito sulla base di una serie di elementi (previsioni meteorologiche, statistiche storiche, disponibilità di mezzi regionali, disponibilità di fonti idriche, e consistenza della flotta statale) e può essere rimodulato sulla base delle necessità del momento. I mezzi della flotta aerea dello Stato sono coordinati dal Coau Centro Operativo Aereo Unificato del Dipartimento della Protezione Civile. In caso di incendio le prime ad intervenire sono le squadre di terra coordinate dalle Regioni. Se il fuoco è troppo esteso e il lavoro delle squadre a terra non è sufficiente, chi dirige le operazioni di spegnimento può chiedere l'intervento dei mezzi aerei in dotazione alla Regione (soprattutto elicotteri). Se questi non sono a loro volta sufficienti la Regione - attraverso le Soup e i Cor-Centri operativi regionali - richiede al Coau l'intervento della flotta dello Stato. La richiesta di concorso aereo viene fatta secondo precise procedure definite dal Dipartimento. Ogni anno le Regioni e le Province autonome devono inviare tutte le informazioni relative all'organizzazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva. ''Sulla base di queste indicazioni il Dipartimento definisce le procedure per la richiesta del concorso della flotta aerea, i criteri di assegnazione dei vettori e la condotta delle operazioni aeree da parte del Coau''.
(Adnkronos)
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