Stretta del sindaco di Taranto, Ezio Stefano,
sull'Ilva. In un'ordinanza il sindaco ordina all'azienda di "avviare
entro 30 giorni di concerto con Arpa Puglia e Asl Taranto le attività
volte alla realizzazione di un idoneo sistema di captazione e
trattamento dei vapori derivanti dal raffreddamento della ghisa".
In
caso "di mancata osservanza, gli impianti interessati dovranno
sospendere la loro attivita'". Arriva quindi un nuovo problema da
affrontare per il commissario dell'Ilva, Piero Gnudi, nominato dal
Governo lo scorso 6 giugno in sostituzione di Enrico Bondi. "Il
raffreddamento del prodotto con l'ausilio dell'acqua di mare produce
emissioni in atmosfera di vapori non captati e/o trattati, nonchè
scarichi idrici nel canale Ilva di acque oggetto di sola decantazione".
E' questo il motivo per il quale il sindaco di Taranto ha firmato
un'ordinanza con la quale dà 30 giorni all'Ilva affinche' faccia i
lavori nell'area ghisa finalizzati ad eliminare l'inquinamento provocato
dalla granulazione. Oltre alla realizzazione di un sistema di
captazione e trattamento dei vapori, il sindaco chiede che, sempre in 30
giorni, avvenga "un monitoraggio ambientale degli inquinanti
aerodispersi, concordando con Arpa Puglia e Asl di Taranto modalita' e
obiettivi".
Sempre con la stessa tempistica, il sindaco ordina
anche all'azienda di effettuare "le attività volte alla realizzazione
di un idoneo sistema di raccolta e trattamenti delle acque meteoriche,
di dilavamento e di raffreddamento della ghisa". All'ordinanza, il
sindaco di Taranto e' giunto dopo le indagini fatte da Arpa Puglia nei
mesi scorsi nell'Ilva. L'agenzia per l'ambiente della Regione Puglia
nell'area della granulazione della ghisa processo che avviene dopo gli
altoforni ha evidenziato "criticità legate alla liberazione in
atmosfera di inquinanti ed alla presenza di scarichi non regolamentati
in Aia". L'impianto, inoltre, sottolinea il sindaco nell'ordinanza di
cui è stata data comunicazione al prefetto di Taranto "non è stato
oggetto di indicazioni e prescrizioni nel piano ambientale" dell'azienda
approvato dal Governo a metà marzo e pubblicato sulla "Gazzetta
Ufficiale" ai primi di maggio scorso. Gli esiti dei controlli nell'area
in questione trasmessi dall'Ilva all'Arpa Puglia, rileva il sindaco,
sono stati "ritenuti non rappresentativi" dalla stessa Agenzia regionale
per la protezione ambientale, anzi l'Asl di Taranto, a fine aprile,
dopo un altro sopralluogo ha chiesto al Comune "l'adozione di
provvedimenti finalizzati".
(AGI)
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