29/06/14

Arriva la legge per premiare chi produce meno, anche in bolletta


Ridurre al massimo i rifiuti che finiscono in discarica o in inceneritore, premiare i Comuni virtuosi, punire quelli che virtuosi non sono.

Sono gli obiettivi della proposta di legge regionale presentata da Sel-Verdi, Federazione della Sinistra, Idv e dai consiglieri del Pd Thomas Casadei e Paola Marani. L’idea è quella di dare vita a un provvedimento che guarda all’ambiente ma anche alle tasche dei cittadini, visto che i migliori comuni potranno garantire in bolletta, una volta in funzione la legge, anche un risparmio in prospettiva di 50 euro l’anno.
Il testo è già stato depositato “e sarà approvato entro ottobre 2014“, spiega Gabriella Meo (Sel-Verdi), relatrice della proposta che definisce “innovativa, per non dire rivoluzionaria”. Ad appoggiare la legge ci sono Legambiente, Wwf e l’Eco Istituto di Faenza. Poi c’è una rete di Comuni (28, per un totale di un milione e mezzo di cittadini), e tra questi ci sono anche Parma, Forlì, Modena, oltre alla provincia di Reggio Emilia. Assente Bologna.

Di sicuro la proposta punta a “migliorare quanto già previsto dal piano regionale dei rifiuti”, spiega Natale Belosi dell’Eco Istituto. Difficile dire di quanto (il piano prevede già un -25% di produzione di rifiuti entro il 2020), visto che la legge delinea i meccanismi ma non definisce i particolari, delegando ad Atersir il compito non secondario di entrare nel merito. Una volta definita la parte tecnica la legge potrà iniziare a funzionare, e le previsioni parlano di primavera-estate 2015 se tutto andrà per il meglio.

“Il progetto recita il testo di legge si propone di creare le condizioni, anche e sopratutto con meccanismi economici automatici che agiscono a parità di costi complessivi, perché sia i Comuni che le singole utenze” capaci di produrre meno rifiuti “siano avvantaggiati rispetto a quelli che non si impegnano in tal senso”. Come si fa? Con un fondo alimentato dalla penalità economiche che saranno inflitte ai Comuni poco virtuosi, e a cui attingeranno quelli che di rifiuti ne produrranno di meno. “Il meccanismo tecnico è da definire nei dettagli spiega Belosi ma il principio è quello di calcolare migliori e peggiori sulla media dell’anno precedente in termini di rifiuti che non vanno a smaltimento, dando inizio ad una gara a chi produce meno”. Ad esempio la legge prevede uno sconto dell’80% sui costi di smaltimento in discarica per i Comuni che producono rifiuti non riclabili sotto i 150 kg per abitante. Nel 2012 erano 36 su 340, e tutti di dimensioni piccole.

“La legge si incastra in maniera coerente con il piano regionale dei rifiuti, e infatti abbiamo inserito nel testo anche l’introduzione della tariffa puntuale in tutta la Regione, cosa che prevederà anche il piano”, spiega Thomas Casadei del Pd. ”Con questo testo facciamo un passo avanti rispetto alla contrapposizione inceneritori ‘sì’, inceneritori ‘no‘ dice Gabriella Meo l’idea è quella di ridurre al massimo la produzione dei rifiuti. A quel punto gli inceneritori inizieranno a servire a poco”.

Nell’articolo 17 la proposta di legge prevede anche l’obbligo, da parte dei gestori del ciclo dei rifiuti, di fornire in maniera trasparente tutti i dati tecnici e economici relativi al servizio. Poi c’è il comma 2 del’art.17, che piacerà agli amministratori di Forlì che da tempo spingono sul tema. E cioè la possibilità di avere un gestore della raccolta diverso da quello che si occuperà di smaltimento, ad esempio Hera e Iren con i loro inceneritori. “Allo stato attuale incenerire conviene più che recuperare dice Natale Belosi Per questo prevedere una possibile separazione potrà dare vita a processi positivi”.

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