Introdurrebbe meccanismi premiali a Comuni, favorendo riciclo
Un
progetto di legge regionale per favorire la riduzione dei rifiuti
solidi urbani, l'avvio al riuso dei beni che possono avere vita utile e
l'avvio al riciclaggio del rimanente puntando a minimizzare la
produzione dei rifiuti da smaltire in discarica o in inceneritore.
E' quello presentato in Commissione Ambiente dell'Assemblea legislativa
dell'Emilia-Romagna dai consiglieri Gabriella Meo (Sel-Verdi), Paola
Marani e Thomas Casadei (Pd), Gian Guido Naldi (Sel-Verdi), Roberto
Sconciaforni e Monica Donini (FdS) e Sandro Mandini (Idv). Gli obiettivi della proposta sono quelli di introdurre un nuovo criterio di valutazione di efficienza del sistema di gestione dei rifiuti, che passa dalla raccolta differenziata alla minimizzazione dei rifiuti non riciclati; l'applicazione della tariffa puntuale, sia alle famiglie sia alle utenze non domestiche calcolando così quanto pagare sulla base di quanto realmente prodotto; l'introduzione di un meccanismo automatico di incentivazione dei Comuni virtuosi su questo fronte; un sistema di bonus malus per i Comuni che premia chi produce meno rifiuti e penalizza gli altri; uno sconto fino all'80% allo smaltimento in discarica ai Comuni che producono rifiuti non riciclabili sotto i 150 kg/abitante all'anno; e una corsia privilegiata per il compostaggio di zona e i centri per il riuso di oggetti e materiali. La proposta è nata dall'azione portata avanti da associazioni ambientaliste e comitati e ha cosi' recepito il testo delle proposte di legge di iniziativa popolare presentate in Regioneda vari enti locali che rappresentano circa un milione e mezzo di cittadini.
(ANSA).
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