30/06/14

AgiChinaenergy: droni anti-smog, oltre 250 aziende violano leggi

I droni anti-smog di Pechino sono già operativi e hanno iniziato i rilevamenti contro le emissioni inquinanti delle aree più a rischio di inquinamento atmosferico.

Secondo i dati raccolti dagli aerei senza pilota realizzati dalla China Aviation Industry Corporation, sono 254 le aziende nelle aree settentrionali e del nord-est della Cina che operano in violazione delle regole anti-inquinamento messe a punto dal governo cinese. Le province dello Shanxi, della Mongolia Interna e dello Hebei, che circonda la capitale, sono tra le zone a maggiore concentrazione di fabbriche inquinanti, come le acciaierie, e sono state oggetto di un'ispezione compiuta dagli aerei senza pilota nel periodo compreso tra il 16 e il 27 giugno scorso, secondo una nota diffusa dal Ministero della Protezione Ambientale, in cui si precisa la potenza dei velivoli.
"Le immagini mandate dai droni hanno una risoluzione di 0,04 metri. In altre parole, possiamo riconoscere un fiammifero alla distanza di oltre un chilometro". Gli aerei pilotati in remoto hanno coperto un'area di mille chilometri quadrati durante la missione, volando per una distanza di circa duemila chilometri e per un totale di circa venti ore. Secondo quanto specificato dal Ministero della Protezione Ambientale, i droni detective avrebbero compiuto un primo giro di prova gia' nel novembre 2013 sopra alcune aree dello Hebei, la provincia cinese dove si concentra il numero piu' alto di imprese inquinanti. L'uso degli aerei senza pilota contro l'inquinamento era stato pubblicizzato dal governo cinese già nello scorso mese di marzo. All'epoca si era pensato a un loro utilizzo attivo in funzione anti inquinamento, dotando i velivoli di una tecnologia capace di rilasciare nell'atmosfera agenti chimici che avrebbero congelato le particelle di smog, facendole crollare al suolo. I droni dovevano avere anche un paracadute grazie al quale avrebbero potuto sostenere un peso fino a tre volte quello che sarebbero in grado di sostenere senza. Gli aerei anti-inquinamento pilotati in remoto erano stati testati dalla China Meteorological Administration e si inserivano in una serie di misure varate proprio in quei giorni contro l'inquinamento atmosferico, giunto, dall'inizio del 2013, a livelli decine di volte piu' alti di quelli considerati non nocivi per la salute umana, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità. Gli esperimenti condotti finora con l'utilizzo di droni, conclude il rapporto del ministero, hanno rivelato che "esistono le condizioni per usare con regolarità i droni nei controlli di law-enforcement".  (AGI) - Pechino

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