29/04/14

Ilva: oggi commissari a Palazzo Chigi, atteso ok Corte dei Conti


Ore cruciali per l'Ilva. Oggi è atteso il via libera della Corte dei Conti in merito al Dpcm sul piano ambientale, nel pomeriggio il commissario dell'Ilva, Enrico Bondi, e il sub commissario, Edo Ronchi, saranno a Palazzo Chigi per un confronto col Governo sul piano industriale, mentre sempre in giornata, a Taranto, il responsabile delle relazioni industriali dell'azienda, Enrico Martino, incontrera' i vari responsabili di area e domani infine vedr¡ i sindacati.


"Andiamo verso un maggior uso dei contratti di solidarietà all'Ilva di Taranto restando sempre nel tetto dei 3500 concordati nei mesi scorsi" dice Vincenzo Castronuovo, della Fim Cisl di Taranto. Il più accentuato utilizzo degli ammortizzatori sociali è da mettere in relazione allo stato di fermo di molti impianti e alla mancanza di ordini. "Sinora aggiunge Castronuovo i contratti di solidarietà all'Ilva sono stati utilizzati per alcune centinaia di unit¡, ma prevediamo che adesso questo numero aumenterà perchè non c'è lavoro". In relazione all'ipotesi che l'Ilva non possa pagare gli stipendi alla scadenza del 12 maggio Castronuovo afferma che "non c'è alcuna comunicazione ufficiale dell'azienda ma è indubbio che la situazione finanziaria è pesante e si va aggravando ogni giorno che passa. Lo stiamo dicendo da tempo rileva ancora il sindacalista che è un miracolo ogniqualvolta l'Ilva, con la crisi di liquidità che ha, riesce a pagare le retribuzioni alla scadenza concordata. Questo è sempre avvenuto sinora, tranne un episodio del passato, ma se non si sblocca nulla sul piano finanziario, se non interviene un prestito ponte o un aumento di capitale, è evidente che il rischio che saltino le buste paga si fa più concreto".
Secondo Castronuovo "la pesante crisi di liquidita' si aggiunge alla pesante crisi di mercato. Ci risulta che il primo trimestre 2014 dell'Ilva si sia chiuso male sotto il profilo finanziario e che, in assenza di immediati correttivi, la situazione è destinata a peggiorare sino alla fine dell'anno". Che l'Ilva abbia una crisi di liquidità è noto da tempo e lo conferma anche il fatto che l'azienda sia in ritardo nei pagamenti alle imprese dell'indotto e appalto per le prestazioni effettuate. Inoltre, più volte anche il sub commissario, Edo Ronchi, ha evidenziato quest'aspetto osservando come senza aumento di capitale tutto sia sostanzialmente fermo, ma fonti vicine all'azienda anche stamattina rilevano che "allo stato non c'è un problema di stipendi. Nessuna comunicazione al riguardo è stata fatta in proposito. La realtà precisano queste fonti è che i soldi in cassa sono pochi, ne servono tantissimi per l'attuazione delle prescrizioni ambientali dell'Aia e quelli che ci sono non bastano".

(AGI)

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