14/04/14

Energia: Su 28 paesi Ue, Italia 26esima per performance

Lo rileva il Global Energy architecture performance index

In tema di performance energetiche, nella classifica dell'Ue 28 l'Italia si piazza al 26° posto, davanti solo a Cipro e Malta. Lo rileva il Global Energy Architecture Performance Index 2014, il report globale realizzato da Accenture e World Economic Forum, che misura le performance energetiche di 124 Paesi nel mondo (28 stati Ue, Nord Africa, Brics, Nord America, l'Africa sub-sahariana e l'Asean) in base a tre indicatori: crescita economica, sostenibilità ambientale e sicurezza energetica. Il nostro Paese si colloca alla 49^ posizione su 124 nella classifica generale, dietro a tutti i principali Paesi europei, e per quanto riguarda l'indice di Economic Growth and development, l'Italia si classifica al 60° posto, risultando cosi' la piu' bassa in classifica tra i paesi Ue28. La Norvegia è in testa alla classifica, seguita da Nuova Zelanda e Francia. Le prime dieci posizioni sono dominate da paesi Ue e Ocse con l'eccezione di Costa Rica e Colombia. Il 41% dell'energia dei primi dieci Paesi proviene da fonti energetiche a basse emissioni di carbonio, rispetto a una media globale del 28%. "Per un sistema energetico efficace, i Paesi devono focalizzarsi su tutti e tre gli aspetti del triangolo energetico: sostenibilità ambientale, sicurezza delle risorse e accessibilita'", spiega Roberto Bocca, responsabile Industrie Energetiche del World Economic Forum.
L'Unione Europea e i Paesi nordici rileva lo studio occupano le posizioni più alte in classifica, anche grazie alla priorità che destinano agli investimenti per lo sviluppo di economie a basse emissioni attraverso lo sviluppo delle fonti rinnovabili e politiche di efficienza energetica. La spinta verso la sostenibilità ha comportato alcuni compromessi riguardo all'accessibilità energetica, mentre le utilities e i consumatori devono scontrarsi con i prezzi e un panorama politico incerto. I risultati dei paesi Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa) subiscono le ripercussioni di una maggiore presenza di industrie a intenso consumo energetico e generazione di emissioni. Il Brasile, classificatosi al 22° posto, è il Paese con le migliori prestazioni di questa categoria, con l'estrazione del 50% di Pil in più per unità di utilizzo energetico rispetto alla media degli altri paesi Brics. La Cina (82° posto), il maggiore consumatore al mondo di energia, è riuscita ad aumentare l'accesso all'energia della sua popolazione, ma continua a lottare con importazioni energetiche e livelli di inquinamento in aumento. I sistemi energetici del Medio Oriente e del Nord Africa (Mena) sono caratterizzati dalla ricchezza di risorse della regione, dalla prevalenza di sussidi energetici e da inefficienze che provocano conseguenze sul consumo e sulle emissioni. Nonostante quest'area geografica abbia ottenuto i migliori risultati riguardo alla sicurezza energetica, l'analisi rivela tuttavia una disparità nella distribuzione delle risorse, con 3 dei 17 Paesi che importano piu' del 90% del fabbisogno per l'energia di rete.

(Adnkronos) 

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