Industriali
chiedono al governo di tutelare il manifatturiero italiano
Il Comitato straordinario Energia e
Ambiente di Confindustria, presieduto da Aurelio Regina ed Edoardo
Garrone ha incontrato i ministri dello Sviluppo Economico Flavio
Zanonato e dell'Ambiente Andrea Orlando e il sottosegretario Claudio de
Vincenti. Nel corso dell'incontro a porte chiuse, a cui hanno preso
parte oltre 100 imprenditori e amministratori rappresentanti delle
principali aziende nazionali, e' stato affrontato il tema del pacchetto
clima-energia per il 2030 e il suo impatto sull'industria, in vista del
prossimo consiglio Europeo del 20 marzo". Confindustria esprime
"soddisfazione per la disponibilità e l'attenzione dimostrata dai
ministri Zanonato e Orlando e si augura che il dialogo possa proseguire
in modo costruttivo anche nell'ambito del Comitato di coordinamento
istituito dal Presidente Letta". E' apprezzabile, inoltre, "che i due
ministeri, con Enea e Rse abbiano avviato una valutazione aperta alle
forze imprenditoriali sulle criticita' e aspetti positivi degli
obiettivi 2030". Nel corso dell'incontro gli imprenditori hanno espresso
"la preoccupazione e l'urgenza di arrivare ad una posizione chiara e
forte del Governo a tutela del manifatturiero italiano. E' necessario,
infatti, evitare che le politiche europee per l'energia si ripercuotano
sulla competitivita' dell'industria".
Industriali
chiedono al governo di tutelare il manifatturiero italiano Per questo,
ha ribadito Confindustria, "è indispensabile un accordo sulle politiche
ambientali a livello globale. Una decisione unilaterale dell'Europa, a
fronte di un disimpegno degli altri paesi, sarebbe autolesionista e
produrrebbe un ulteriore aumento del prezzo dell'energia all'ingrosso
tra il 15 e il 20%". Confindustria propone inoltre un "obiettivo unico
di riduzione delle emissioni, stabile nel tempo e senza obiettivi
vincolanti su rinnovabili ed efficienza energetica. In vista anche
dell'industrial compact bisogna rafforzare le misure a sostegno dei
settori energivori. Stiamo correndo il rischio di delocalizzare o
perdere interi comparti industriali". L'auspicio, conclude la nota "è
che ora il Governo raccolga le preoccupazioni delle imprese e faccia
proprie queste proposte in sede comunitaria".
(ilVelino/AGV NEWS)
Nessun commento:
Posta un commento