09/02/14

Caso Ilva: per l'Arpa "privo di fondamento l'allarme ambientalista sulla qualità dell'aria"

(Ansa)
«Prive di fondamento». L'Arpa Puglia, l'Agenzia regionale per la protezione ambientale, liquida nettamente le affermazioni degli ambientalisti di Peacelink secondo i quali la situazione della qualità dell'aria a Taranto è peggiorata, l'inquinamento dell'Ilva persiste e c'è un aumento delle concentrazioni degli Idrocarburi policiclici aromatici (Ipa in sigla).

L'Arpa prende a riferimento la stazione di controllo di via Machiavelli, nel rione Tamburi, la più vicina all'Ilva, e afferma che «le concentrazioni di Ipa totali registrate a Machiavelli sono costantemente inferiori a quelle di via Orsini» che è un altro sito dello stesso quartiere, interessato, soprattutto, da «maggiori emissioni di traffico». Inoltre, sempre nella stazione di monitoraggio Machiavelli «dal 2009 ad oggi è stato registrato un costante decremento delle concentrazioni di Idrocarburi policiclici aromatici misurati sia come benzoapirene assorbito sulla frazione di particolato Pm10 che come Ipa totale misurato in continuo». Sempre partendo dal 2009, anno in cui sono cominciati i monitoraggi, l'Arpa fa anche un raffronto per il benzoapirene tra il sito Machiavelli e altri due della città: via Alto Adige nella semiperiferia e Talsano nell'area a sud est del capoluogo. Mentre le concentrazioni di via Alto Adige e Talsano «rimangono abbastanza omogenee», annota l'Arpa, «è evidente la diminuizione dei livelli di benzoapirene nella stazione di Machiavelli».
Va detto, in verità, che già mesi scorsi in una sua relazione l'Arpa Puglia ha parlato di miglioramento della qualità dell'aria a Taranto e di regresso dell'inquinamento, collegando questo dato alla contrazione produttiva e all'inattività di un altoforno dell'Ilva, l'1, e di una serie di batterie delle cokerie, impianti ad alto impatto ambientale. Si tratta di vedere, aveva detto ancora l'Arpa, se questo trend sarà confermato quando l'azienda riprenderà la normale produzione. «Ma noi vogliamo migliorare ulteriormente la qualità dell'aria e far sì che gli attuali dati ambientali diventino strutturali» aveva replicato Edo Ronchi, sub commissario dell'Ilva.
Se con quest'ulteriore precisazione dell'Arpa l'allarme ambientale dovrebbe ora ridimensionarsi, resta invece alta l'attenzione per la sicurezza sul lavoro dopo l'incidente di giovedì nel quale è rimasto gravemente ferito un operaio di un'impresa appaltatrice. Ieri nel siderurgico si è scioperato per quattro ore alla fine del primo e secondo turno. Eguale astensione anche per gli addetti all'indotto. E intanto è alla stretta finale l'inchiesta giudiziaria sull'Ilva. Ieri il procuratore capo Franco Sebastio ha annunciato che entro febbraio i pm faranno le loro richieste al gip dopo i 53 avvisi di conclusione delle indagini notificati il 30 ottobre. Si profilano molte richieste di rinvio a giudizio.

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