Chiarezza sugli eventuali danni all'ecosistema
marino connessi al'attività del rigassificatore di Porto Viro, nel
Rodigino. E' quello che auspicano, in una nota, Legambiente
Emilia-Romagna e Veneto che chiedono "vengano resi pubblici i risultati
delle analisi effettuate da Ispra, per fugare ogni dubbio sui possibili
danni, causati dall'impianto".
Risale al "17 luglio 2013, la lettera di
Legambiente indirizzata ad Ispra e Regione Emilia-Romagna, con la
richiesta di rendere pubblici i risultati degli studi effettuati per
valutare i possibili impatti del rigassificatore", viene osservato. Ad
oggi, puntualizza l'associazione ambientalista, non sono arrivate
risposte, "nonostante i casi di moria di tartarughe verificatesi a fine
dicembre sulle coste romagnole, e che in molti hanno ricondotto al
rigassificatore. La mancata diffusione dei dati facilita illazioni e
sospetti che vorremmo potessero essere smentiti da studi e ricerche che
mettano nero su bianco la sicurezza ambientale dell'impianto". viene
aggiunto. "Di contro, l'associazione non può che trarre la conclusione
che tali dati possano avallare invece quello che molti sospettano. A sei
mesi di distanza chiosa la nota Legambiente Emilia-Romagna e Veneto
ribadiscono quindi la richiesta al Ministero dell'Ambiente, ad Arpa
Veneto ed alla Provincia di Rovigo di rendere pubblici tali dati".
(ANSA)
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