23/01/14

Terra fuochi, relatore al procuratore: reato ambientale non poteva stare in dl



Parla il deputato pd Alessandro Bratti

"Il decreto non era lo strumento legislativo per affrontare le due questioni, senz'altro importantissime, dell'introduzione dei reati ambientali nel codice penale e della miglior definizione del concetto di disastro ambientale. Questi aspetti infatti si trovano all'interno del disegno di legge che è andato in discussione generale proprio lunedì scorso. È lì, infatti, che sono previsti sia l'introduzione dei reati ambientali sia la definizione di disastro ambientale". Lo dichiara in una nota il relatore al decreto legge Terra dei fuochi e Ilva Alessandro Bratti (Pd), rispondendo a quanto dichiarato oggi dal procuratore generale di Napoli Vittorio Martusciello che ha definito il dl "deludente", puntando il dito contro la mancata introduzione nel testo del Governo del reato di disastro ambientale.
"All'interno del decreto Terra dei fuochi, grazie al lavoro di tutte le forze politiche, siamo riusciti a trovare le risorse per effettuare gli screening sanitari delle popolazioni interessate, abbiamo dirottato importanti risorse del Fondo unico di giustizia per le bonifiche dei terreni sequestrati alla malavita organizzata prosegue il relatore Pd del decreto attualmente al vaglio dell'Aula della Camera abbiamo meglio definito le analisi ambientali da effettuare nell'area della Terra dei fuochi, abbiamo migliorato i meccanismi di trasparenza a favore dei cittadini, abbiamo destinato risorse importanti per il controllo del territorio da parte delle forze dell'ordine e infine, dopo aver ascoltato in audizione i comitati territoriali, abbiamo inserito nel decreto molte delle loro richieste". "Tutto può essere migliorato conclude Bratti ma siamo convinti che con il decreto sulla Terra dei fuochi sia stato fatto un decisivo passo in avanti dopo anni di immobilismo e silenzi".
(Public Policy)

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