Geologi, via ostacoli da investimenti in pompe di calore
geotermico
L'Italia produce
sempre più energia dalle rinnovabili. Dal 2000 a oggi si sono aggiunti
al contributo dei vecchi impianti idroelettrici ben 47,4 TWh da fonti
rinnovabili tra solare fotovoltaico e termico, idroelettrico,
geotermia
ad alta e bassa entalpia, impianti a biomasse e biogas. Oggi sono più
di
600mila gli impianti da fonti rinnovabili, diffusi nei comuni
taliani
grandi e piccoli. Importanti anche le ricadute occupazionali: 120.000i
nuovi occupati solo a inizio 2012. A tracciare un bilancio del settore è
Gian Vito Graziano, presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi,
che ha ricordato che gli ''impianti termici ed elettrici sono ormai
diffusi nel 98% dei comuni italiani e costituiscono un articolato
sistema di generazione sempre più distribuita; nel 2012 esso ha
garantito il 28,2% dei consumi elettrici e il 13% di quelli complessivi
del nostro Paese". Così, il bilancio energetico italiano "dipende
sempre meno dall'estero e diventa più pulito e moderno, avvicinando la
produzione alla domanda di energia di famiglie e di imprese". La
crescita della produzione rinnovabile "ha permesso di sostituire quella
da impianti termoelettrici aggiunge Graziano di certo più
inquinanti e che emettono gas serra, che è calata di 61TWh tra il 2007 e
il 2012, permettendo di diminuire le importazioni di petrolio e di gas e
di ridurre le
emissioni di Co2, con vantaggi per il clima e per
l'ambiente".
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